Alla fine della storia, vivere comporta anche questo: l’inevitabile, costante immersione in una palude di possibilità incompiute, fantasmi di futuri irrealizzati, suoni e immagini richiamanti un passato la cui ombra rimane vicina e ingombrante come non mai.
Dj lostboi decide di accompagnarci in questo limbo segnico, i suoi collage sonori incorporano inserti di hit iconiche, quasi nazional-popolari del passato come Benassi Bros, t.A.T.u, Brian Adams, i refrain emotivi di Him e Nine Inch Nails e litanie trap alla Lil Uzi Vert. Il tutto assume una dimensione fortemente hauntologica, le sonorità originali intensamente soffuse e dilatate s’intrecciano con rumori d’ambiente, picchi trance, arpeggi di folk lo-fi alla Natural Snow Buildings, droni emozionali e voci distanti che rievocano le onnipresenti sonorità di Untrue.
Un pastiche atto a dipingere un’atmosfera sacrale, celebrazione malinconica dell’assenza nonché presenza di un’infanzia mai finita, i suoni appassiti di un’età che fu e che continua ciclicamente a trascinarsi in un presente senza fine.
Geschrieben von Francesco Esposito