Dimenticatevi il museo autoriale e tematico che avete visto cambiare forma ogni anno per dieci anni, curato da Silvana Annicchiarico, al secondo piano del Palazzo dell’arte. Forse anche il ponte di De Lucchi sarà abbattuto, ma intanto il nuovo museo permanente dell’era Boeri, diretto da Joseph Grima, si è spostato nel curvone di sotto, e progetta di espandersi nello spazio e nel contenuto. Pensato soprattutto per i visitatori, stranieri o italiani, che desiderano conoscere la storia del design italiano, il museo ha la funzione di esporre la collezione.
Niente allestimenti d’autore, gli oggetti iconici della collezione sono allestiti da un ufficio tecnico interno. Il contesto produttivo, culturale, commerciale di ogni oggetto viene ricostruito attraverso materiali d’archivio, packaging originali, e in alcuni casi dalla breve descrizione fatta a voce dal designer autore dell’opera, da ascoltare sollevando una cornetta telefonica.
Geschrieben von Lucia Tozzi