La rivolta degli oggetti prende spunto da Majakóvskij, ma il richiamo all’autore russo è presente non solo nel testo – non utilizzato nella sua interezza, ma per frammenti – ma anche in alcune scelte di richiamo che la compagnia fece per la prima volta nel 1976 al Beat 72, iconico spazio della controcultura romana anni Settanta.
A distanza di più di quarant’anni, questo riallestimento voluto dai membri de La Gaia Scienza è un ponte tra epoche, esperienze, corpi e gesti completamente differenti. Un nuovo gruppo di attori si confronterà con una scena costruita con violini scordati, sedie sospese, un cappotto, funi che attraversano lo spazio e valigie. Oggetti in rivolta, appunto, che modificano la percezione dello spazio e dei gesti fondendo le abilità dei tre attori, ora danzatori, ora acrobati in una scena affidata soprattutto al ruolo degli oggetti e dei materiali che vanno ad influenzare quel „campo di forze“ che il palco si trova a essere.
Geschrieben von Andrea Di Corrado