Anni Novanta, Italia. La scena rock è viva, cantine e locali vedono la nascita e l’affermazione di Marlene Kuntz, Afterhours e altre realtà che avranno un destino più o meno roseo. In questo panorama musicale, dalle pendici dall’Etna, vengono fuori gli Uzeda. Dischi vulcanici, noise rock a gogò, Steve Albini degli Shellac come produttore, addirittura le sessions in BBC da John Peel e un posto (meritato) nel roster della Touch and Go di Chicago.
Decisamente tanto per una band siciliana che, come al solito, non è stata mai abbastanza amata in patria. Quindi una lunga pausa e poi, nel 2006, il ritorno. Stasera li trovate allo Scugnizzo Liberato per presentare l’ultimo album „Quocumque Jeceris Stabit„, registrato da Steve Albini e licenziato da Overdrive in Italia ed Europa e Temporary Residence in America. Un concerto che fa curriculum.
Geschrieben von Livio Ghilardi