I suoi sono suoni tetri, oscuri, talmente ombrosi da far diventare il club quasi una setta dove a dirigere i giochi in consolle c’è un omone mascherato, che ricorda vagamente qualche cavaliere medievale. Redshape rappresenta la techno del terzo millennio: pochi riff e tanta cassa dritta, surreale, imprevedibile ma sempre elegante.
Si sa sempre poco di lui perché non ama particolarmente quel divismo associato a molti suoi colleghi: poche le interviste e poche le release. L’unico modo per sentirlo è precipitarsi alle sue serate, costi quel che costi. Assieme a lui Samuli Kemppi, nome di punta sella scuola techno finlandese, con uscite su Ostgut Ton, Mote-Evolver e Perc Trax.
Geschrieben von Valerio Spinosa