Le sagome di Ana Mendieta, impresse nella terra, disegnate nell’aria con il fuoco o con il fango a contrasto con la corteccia di un albero. Le performance artiviste di Tania Bruguera, le installazioni dei Los Carpinteros, le sottili operazioni che riflettono sulla censura di Carlos Garaicoa. E poi il grandissimo Félix González-Torres, (che, ricordiamolo, è oggetto anche di una mostra da De Carlo), e Wilfredo Prieto, che qua a Milano ricordiamo per la nuvola di filo spinato all’Hangar Bicocca. E moltissimi altri, in tutto 31 artisti cubani che esporranno opere vecchie e nuove, che ci coinvolgeranno nelle loro performance al PAC dal 4 luglio per tutta l’estate. Cuba. Tatuare la storia, a cura di Diego Sileo e di Giacomo Zaza, parla di politica, ovviamente, e di una storia unica come quella cubana, ma anche di violenza privata, di genere, di corpi – perché il corpo ha una valenza e un peso completamente diverso che nel resto del mondo.
Geschrieben von Lucia Tozzi