Se ne sono andati da casa per rifugiarsi dove li portava il cuore. E dove era anche più difficile campare. Provateci voi ad andare in Inghilterra e sfornare musica tipicamente british senza essere inglesi. Loro, i The Hacienda ci sono riusciti. Da Firenze a Londra, da Novoli a Camden, da Sesto a Dalston, nessuno si è accorto del made in Italy sull’etichetta di provenienza, benedetti sul campo da padrini d’eccezione come membri di Coral, Smiths, Oasis, Ride e compagnia cantante. Dopo aver infiammato le peggiori ma anche le migliori bettole inglesi, rieccoli da queste parti. Poche volte, purtroppo, ma buone per riscoprire che sono cresciuti, diventati più psichedelici, benedettamente rétro e hanno affinato una pronuncia più northern che mai con il nuovo The Hacienda Ep, migliore medicina possibile per i tanti con la saudade di Londra, Manchester e Liverpool. Risparmiatevi i voli low-cost e di cambiare gli euro in sterline, per tutto quello che cercate basta una serata con i The Hacienda.

MATTHEW LE TISSIER