Cinema Night #1
INCONTRO
Le storie nella storia
Pietro Marcello con Andrei Ujica modera Luca Mosso
13 dicembre 2024, ore 19.00
Ingresso gratuito su registrazione
Il disincanto avviene nel momento in cui le strutture di senso che sorreggono un determinato mondo si sgretolano su loro stesse, rivelando una realtà altra. Cade il velo dell’illusione, frantumandosi di fronte alla complessità della Storia, ma cadono anche le maschere e tutti i costumi che fino ad adesso hanno contribuito all’immagine di quel determinato mondo. Siamo costretti allora a fare i conti con gli spettri di un palcoscenico ormai vuoto, cose visibili e invisibili, vivi e morti, passato e presente, frammenti sparsi di una realtà irrisolta che si presentano come testimoni silenziosi di ciò che è stato escluso o semplicemente negato, e che la Storia ufficiale ha scelto di ignorare o soffocare. Questa spettrologia rimette in discussione il confine tra ciò che è stato considerato marginale e ciò che, al contrario, abbiamo preservato come degno di memoria. Ci obbliga a confrontarci con le faglie, le omissioni, le contraddizioni di un archivio incompleto e parziale, che si presenta non solo come contenitore di sapere, ma come dispositivo di potere. Cos’è lo spettro allora se non un’interferenza che rende necessario l’atto di rivedere, riscrivere, reimmaginare la Storia?
Sono queste le riflessioni che aprono la prima rassegna Le storie nella storia, nell’ambito della mostra IL NOSTRO TEMPO, CinéFondationCartier, dove un dialogo tra i registi Andrei Ujica e Pietro Marcello, moderato dal critico cinematografico Luca Mosso, ci permette di orientare il nostro sguardo verso una posizione teorica specifica, incentrata sull’analisi e sulla sperimentazione delle possibilità di un dispositivo contraddittorio che ha assunto sempre maggiore centralità all’interno delle pratiche espositive ed estetiche contemporanee: l’archivio.
“L’incantesimo è stato spezzato. Senza la sua maschera, il mio amico non sentiva più la mia voce”. Sono le parole che il giovane bufalo Sarchiapone pronuncia in Bella e perduta (2015) di Pietro Marcello riferendosi all’amico Pulcinella, bizzarro compagno mascherato proveniente da un’altra dimensione e complice di avergli salvato la vita. Il film nasce dall’intento di raccontare l’Italia ferita della Terra dei Fuochi, attraverso la figura reale del pastore Tommaso Cestrone. Il regista trasforma il progetto da documentario a fiaba moderna, intrecciando poesia e denuncia sociale. L’archivio qui diventa il mezzo di stratificazione temporale in cui mito e realtà si fondono, in cui l’uno è al servizio dell’altra.
La maschera caduta si ripresenta all’interno della rassegna in Nicolae Ceausescu: un’autobiografia (2010) di Andrei Ujica, operando nella rappresentazione del potere e della costruzione dell’immagine pubblica del dittatore romeno. Il film, interamente ricreato attraverso l’utilizzo di materiali ufficiali d’archivio, esplora il processo di auto-mitizzazione del dittatore, dove le maschere non sono altro che simboli ideologici e strumenti di propaganda. Il film stesso agisce come una lente critica sul rapporto tra immagine e realtà, Ujica infatti rimette in discussione il corso della Storia attraverso il riutilizzo e il montaggio delle sequenze d’archivio ufficiali, originariamente concepite per la glorificazione del regime.
Il disincanto provocato dalla caduta delle maschere ci costringe quindi a riconoscere la natura frammentata della realtà e della Storia. Subentrano le lezioni di maestri come Artavazd Pelešjan, che, con opere quali Notre Siècle (1983), ci offrono una prospettiva unica: il montaggio come modalità attraverso cui ripensare il tempo, la memoria e il nostro stesso sguardo sul mondo; l’archivio come mosaico di frammenti con cui ricostruirlo. Non è un caso che gli archivi stessi continuino a essere oggetto di contesa anche nei conflitti contemporanei configurandosi come spazi strategici dove si giocano battaglie per il controllo delle narrazioni, la legittimazione delle identità collettive e la definizione di memorie condivise, e custodendo frammenti di Storia che possono confermare o contraddire le versioni ufficiali.
Rassegna
PROIEZIONI
Ingresso gratuito su registrazione
14 dicembre – 20 dicembre 2024
Sabato 14 dicembre: Things we said today
Domenica 15 dicembre: La bocca del lupo
Martedì 17 dicembre: Nicolae Ceausescu: un’autobiografia
Mercoledì 18 dicembre: Bella e perduta
Giovedì 19 dicembre: Things we said today
Venerdì 20 dicembre: La bocca del lupo
21 dicembre – 27 dicembre 2024
Sabato 21 dicembre: Il silenzio di Pelechian
Domenica 22 dicembre: Bella e perduta
Giovedì 26 dicembre: Nicolae Ceausescu: un’autobiografia
Venerdì 27 dicembre:La bocca del lupo
28 dicembre 2024 – 3 gennaio 2025
Sabato 28 dicembre: Things we said today
Domenica 29 dicembre: Il silenzio di Pelechian
Martedì 31 dicembre: Nicolae Ceausescu: un’autobiografia
Mercoledì 1 gennaio: Bella e perduta
Giovedì 2 gennaio: Nicolae Ceausescu: un’autobiografia
Venerdì 3 gennaio: La bocca del lupo
4 gennaio – 7 gennaio 2025
Sabato 4 gennaio: Bella e perduta
Domenica 5 gennaio: Things we said today
Martedì 7 gennaio: Il silenzio di Pelechian
Geschrieben von Arnold Braho