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Mi 19.02 2025 – Mi 05.03 2025

Cinema Night e Rassegna #5 Il Nostro Tempo, CinéFondationCartier

Wo

Triennale Milano
Viale E. Alemagna 6, 20121 Milano

Wann

Mittwoch 19 Februar 2025 – Mittwoch 05 März 2025

Wie viel

Gratuito su registrazione

Cinema Night #5
INCONTRO
I penultimi del mondo
Intervengono: Wang Bing, regista e Carlo Chatrian, Direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino
Mercoledì 19 febbraio 2025, ore 19.00
Ingresso gratuito su registrazione

Tentiamo di fornire una spiegazione chiara a ciò che è, in realtà, molto più complesso. Nel mondo ci sono quelli che arrivano primi, sono riconosciuti, scrivono la Storia, alzano trofei e vincono medaglie. Poi ci sono gli ultimi, quelli che la Storia la subiscono, quelli che lottano per procurarsi cibo e riparo, gli invisibili. Ma esistono anche quelli che occupano il gradino subito prima della base della piramide dei bisogni, che vivono resistendo al fondo, che abitano le periferie e che si alzano all’alba per fare lavori massacranti che nessuno sognerebbe da bambino. Sono loro: i penultimi, quelli che non fanno rumore, che hanno mani che preparano, assemblano, trasportano ed eseguono. Il mondo si muove grazie a loro, ma sfortunatamente non per loro.

I penultimi non hanno mai avuto monumenti né bandiere: hanno solo storie, quelle che nessuno racconta, eppure le loro vite scorrono e nutrono le città come fiumi sotterranei. Le loro sono storie di attese, di tentativi, di speranze, di chi rimane lì, a un passo dal traguardo, osservando gli altri andare avanti e ricevere gloria e riconoscimenti. Forse, senza saperlo, sono i penultimi i veri protagonisti della storia: quelli che vengono chiamati “lavoratori” e tengono in piedi il mondo. Eppure il mondo finge di non vederli. Parliamo di una classe operaia sfruttata che riesce a vivere appena sopra la soglia della sopravvivenza e che speriamo finisca perlomeno in paradiso, per dirla con Elio Petri*.

Per raccontare queste storie serve un linguaggio capace di cogliere il valore che esiste nel grigiume del reale.

Li incontri facilmente: sono, tra i tanti, i rider che consegnano cibi a chi non ha voglia di cucinare, sono le badanti straniere che accudiscono gli anziani mentre vedono le loro famiglie via Skype, sono i neolaureati intrappolati in stage infiniti che pagano affitti in nero e ricevono stipendi in bianco. Per raccontare queste storie serve un linguaggio capace di cogliere il valore che esiste nel grigiume del reale. È qui che il cinema neorealista del secondo Dopoguerra di Vittorio De Sica, Rossellini, Visconti, Fellini, Rosi, attraverso l’attenzione alla classe operaia, alle ambientazioni autentiche, il coinvolgimento di attori non professionisti e l’uso di un tono spesso pessimista, trovava il suo focus più autentico e svela in tutta la sua cruda verità la realtà dei penultimi.

Mantenendo inalterati i presupposti di un cinema di riflessione sul presente e sulla storia, la mostra Il Nostro Tempo, CinéFondationCartier – organizzata da Fondation Cartier pour l’art contemporain e Triennale Milano, visitabile fino al 16 marzo 2025 – include il punto di vista contemporaneo di dodici artistə e registə. A essa si accompagna anche un programma di rassegne cinematografiche e incontri:I Penultimi del mondo è il titolo del #5 appuntamento della rassegna dedicato al tema della precarietà lavorativa e dello sfruttamento odierno. Introdotto il 19 febbraio da una conversazione tra Carlo Chatrian, giornalista e scrittore italiano nonché attuale direttore del Museo Nazionale del Cinema, e il regista e artista cinese Wang Bing, il programma di proiezioni si snoda attraverso quattro film: Miracolo a Milano, Vittorio de Sica; Oasis, Lee Chang-Dong; Stray Dogs, Tsai-Ming-Liang; I Hired a Contract Killer, Aki Kaurismaki.

Wang Bing, regista e artista cinese, è uno dei dodici sguardi presenti in mostra e nelle sue opere indaga, con uno stile estremo per durata e crudezza, la Cina odierna, mostrandone la quotidianità, le opacità del passato, i cambiamenti, le incoerenze e le ingiustizie. In 15 Hours (2017), lungometraggio dai toni documentaristici, viene ripreso un turno lavorativo di 15 ore in una fabbrica tessile cinese che confeziona indumenti per bambini. Con una regia rigorosa e ipnotica, e un piano-sequenza delle durata di più di 15 ore, il film medita sul significato contemporaneo del lavoro e sulle condizioni del proletariato della Cina, documentando macchine da cucire ronzanti, corpi che si muovono automatizzati e il ritmo produttivo serrato che orienta le giornate dei lavoratori.
15 Hours mescola realtà e denuncia sociale, ponendo domande profonde sul tempo dell’immagine e sulla percezione dello spettatore poiché nessuno riuscirà a vedere l’opera intera, ed è proprio questo il punto. Il tempo del film eccede lo sguardo, costringendo chiunque incappi nelle immagini in una meditazione radicale sul lavoro a cottimo nell’era globalizzata. Un’eredità del neorealismo riletta attraverso il digitale che racconta l’essenza dei penultimi.
Il fast-fashion, con la sua promessa di abiti a prezzi competitivi e cicli produttivi sempre più rapidi, cela dietro l’apparente innovazione, una complessa e problematica realtà: gli operai sottopagati. I lavoratori del fast-fashion cinese non sono vittime passive, bensì il sintomo di un sistema che tratta le persone come risorse usa-e-getta.

Beppe Fenoglio li avrebbe capiti: nei suoi racconti**, i partigiani senza gloria erano i penultimi, quelli scomparsi senza medaglie né funerali di Stato. Oggi i penultimi continuano a vivere e a combattere battaglie silenziose senza armi, lottando contro l’insicurezza economica e la precarietà. Nella loro imperfezione e nella loro resistenza silenziosa, si cela tutta la grandezza umana di coloro che sollevano trofei e riescono ad arrivare per primi.

Cinema Night #5
INCONTRO
I penultimi del mondo
Intervengono: Wang Bing, regista e Carlo Chatrian, Direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino
Mercoledì 19 febbraio 2025, ore 19.00
Ingresso gratuito su registrazione

RASSEGNA
I penultimi del mondo
PROIEZIONI | ore 18.30
Ingresso gratuito su registrazione

Giovedì 20 febbraio | ore 18.30: Oasis di Lee Chang Dong, 2002
Venerdì 21 febbraio | ore 18.30: Miracolo a Milano di Vittorio De Sica, 1951
Sabato 22 febbraio | ore 18.30: Stray Dogs di Tsai Ming-liang, 2013
Domenica 23 febbraio | ore 18.30: Ho affittato un killer di Aki Kaurismäki, 1990

Martedì 25 febbraio | ore 18.30: Oasis di Lee Chang Dong, 2002
Mercoledì 26 febbraio | ore 18.30 Miracolo a Milano di Vittorio De Sica, 1951
Giovedì 27 febbraio | ore 18.30: Stray Dogs di Tsai Ming-liang, 2013
Venerdì 28 febbraio | ore 18.30: Ho affittato un killer di Aki Kaurismäki, 1990
Sabato 1 marzo | ore 18.30: Oasis di Lee Chang Dong, 2002
Domenica 2 marzo | ore 18.30 Miracolo a Milano di Vittorio De Sica, 1951

Martedì 4 marzo | ore 18.30: Ho affittato un killer di Aki Kaurismäki, 1990
Mercoledì 5 marzo | ore 18.30: Stray Dogs di Tsai Ming-liang, 2013

L’incontro e la rassegna cinematografica sono presentate da Triennale Milano e Fondation Cartier con la Fondazione Piccolo America – Cinema Troisi.

*La classe operaia va in paradiso è un film del 1971 diretto da Elio Petri, vincitore del Grand Prix per il miglior film al Festival di Cannes 1972.
**B.FENOGLIO, Un Fenoglio alla prima guerra mondiale, Torino, Einaudi, 1973.

Geschrieben von Giacomo Pigliapoco