Non vi piacerebbe essere accolti in un museo con un bacio per poi poter anche accarezzare le opere d’arte che vi sono conservate? Improbabile certo, ma indubbiamente romantico e suggestivo. Se l’è immaginato Laure Prouvost, artista francese da anni trapiantata a Londra e che a Milano abbiamo già visto in una sezione di Uovo del 2014. Per questa mostra ci farà entrare in un centro che ha ideato lei stessa dedicandolo al nonno-artista concettuale e che si tratti di un personaggio reale o inventato poco importa. Più interessante entrare all’interno di questa mostra/opera d’arte totale – e se si pensa al padiglione/installazione che presentò nel 2013 in occasione del Max Mara Art Prize diventa più chiaro anche il significato di quest’espressione – che crea un percorso di ambienti carichi d’immagini (disegni e collage) e video nel quale vedremo, tra le altre cose, lo studio di questo nonno e alcune delle sue opere. Addentrandosi in queste stanze poi c’è un’alta probabilità di venir chiamati direttamente in causa dall’artista, che ama prestare la sua voce alla narrazione dei video e a cui piace molto rivolgersi direttamente agli spettatori, invitandoli a compiere delle azioni come muoversi o assaggiare del cibo.
Geschrieben von Angela Maderna