Vitalic me lo immagino sempre con un buon vestito addosso, gli occhiali da sole (anche di notte) e i guanti di pelle da pilota; a bordo di una Corvette nera o di un’altra supermegacar che non lo faccia mai scendere sotto i 140 bpm e abbia un bagagliaio abbastanza capiente da poter ospitare tutta la strumentazione che utilizza per i suoi live. In questo 2017, dopo cinque anni di pausa, è uscito con un nuovo album, Voyager: electro perfettamente alla francese, ma con l’acceleratore poco pigiato, come se la polizia lo tenesse sotto stretta osservazione.Tra venerdì e sabato, Vitalic dovrà divorarsi le autostrade che collegano il festival Panoramas a Morlaix (Bretagna) con Roma e c’è da scommettere che farà saltare diversi autovelox, nel tragitto e poi in pista. Viene con l’amico Dario, l’intestatario della supermegacar.
TONY DAVÈRO
Geschrieben von Alberto Asquini