Le foto della torre sul parco di Magistretti, consapevoli di essere a pochi metri dall’edificio, è particolarmente emozionante, ma sono bellissime anche le serie di onde e i funghi di Fukushima. La personale di Takashi Homma a cura di Fantom mostra, oltre alla città narcisista (nel senso di riflessa e catturata con la camera oscura) del titolo, diversi lavori dedicati all’interazione dell’uomo con la natura, anche nel senso trucido del paesaggio nevoso cosparso di sangue animale. Al piano interrato compaiono, oltre a un video ralenti sull’incontro (amichevole) tra un cervide e un’auto, i classici dell’architettura che ha fotografato nel mondo. Mancano purtroppo i suburbia giapponesi, che però sono visibili nei libri esposti.