Ai tempi del debutto con „Things.Yes“ dicevano di fare „elettronica sbagliata“, nel senso di umana, con margini di errore e imperfezioni. Ora che portano in giro da un po‘ il loro secondo „These Days“, abbiamo appurato che in Italia sono tra i migliori a comporre canzoni pop ballabili, mescolando chillwave e r’n’b, melodia e ritmo di beckiana memoria: „elettronica giusta“, altroché, seducente e dal respiro a dir poco internazionale. Hanno 23 e 26 anni, vengono da Forlì e si sono già fatti notare oltremanica (con annessa partecipazione all’ultimo Glastonbury). La „M“ sta per Michele Ducci, la „A“ per Alessandro degli Angioli e hanno decisamente qualcosa in +.