Sembra ormai un ricordo lontano, ma la Pandemia Covid è a solo un anno di distanza – anzi, a dirla tutta è ancora qua, come testimoniano le tante mascherine che si vedono in giro – così come sono dietro l’angolo tutti gli scossoni internazionali che hanno fatto comparire nuove nuvole all’orizzonte, segno di nuovi tempi grigi e di cinghie tirate. Nonostante questo però, Roma dà segni di vitalità e la grande rincorsa alla pentola d’oro della ristorazione non sembra volersi arrestare.
Tante le nuove aperture anche per questo 2023 – ne troverete qualcuna recuperata dagli sgoccioli dello scorso anno – con il mondo che ruota al vino (naturale e non) ancora sugli scudi e in testa al battaglione (Avanvera, Lento, Ciaparat, Ruvido, Triodinamico e via dicendo). Continua il filone delle seconde sedi di realtà già affermare in città (Lievito, Peppo, L’Elementare, Casa Manfredi, Jerry Thomas), tiene botta la pizza, specialemente in teglia (Pantera, San Biagio) e ci sono nuovi „format“ che fanno ben sperare (Fame, BarSota, Love, Veleno, Teatro delle Bellezze/Locanda Coronari). Fuori porta, assolutamente di rilievo l’apertura di Tinello a Castel Gandolfo, spin off dello stellato Sintesi ad Ariccia.
Last but not least, il 2023 sarà anche ricordato per il ritorno di Mazzo, che dopo diversi anni di attesa ha finalmente riaperto i battenti a San Lorenzo (dove c’è anche il nuovo Serpente di Antonio Parlapiano). E chissà che non si replichi tutto il fermento che qualche hanno fa ha scosso Centocelle… Ecco quindi il nostro riassuntone di fine anno, con una quarantina di indirizzi in lista: c’è da mangiarne e bere per tutto il 2024!