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Alle porte del MI AMI

Il festival dell'Idroscalo torna per la sua sedicesima edizione confermandosi realtà di riferimento della musica indie italiana

Geschrieben von Simona Ventrella il 24 Mai 2022

Foto di Claudio Caprai

Dopo tre anni esatti di assenza e ben due rinvii torna il 27, 28 e 29 maggio il MI AMI Festival, evento che per innumerevoli anni (siamo alla sedicesima edizione) ha portato sulle sponde dell’idroscalo la sua ventata di freschezza musicale del mondo indie e non solo. Lo slogan di quest’anno è “Umano irrazionale, magico animale”, una dichiarazione di intenti forte, un messaggio di riappropriazione di un territorio che lascia la razionalità e le schematicità delle regole che abbiamo vissuto in questi anni, per abbracciare il mondo sensoriale e magico che solo la musica sa dare.

Il MI AMI mantiene una grande attenzione verso ricerca di nuovi talenti musicali e un desiderio di inclusività di gusti e generi.

L’organizzazione è sempre in capo a Rockit e alla società creativa Better Days, due colonne della scena musicale milanese attive ormai da decenni, che nel corso della loro vita hanno attraversato, esplorato e raccontato il gusto musicale delle generazioni più giovani e alternative. Questa mission li ha visti cambiare molte pelli, mantenendo però sempre una grande attenzione verso la ricerca di nuovi talenti musicali, la sperimentazione e un desiderio di inclusività di gusti e generi.
|Le tre giornate di festival vedranno per i primi due giorni una line up interamente dedicata alla musica italiana, mentre nella terza giornata, per la prima volta nella storia del festival, la programmazione musicale del main stage sarà curata in collaborazione con i Nu Genea, che porteranno sul palco il fenomeno disco-pop parigino L’Impératrice e la formazione psichedelica olandese YĪN YĪN. Un esperimento che porta un guizzo di innovazione e apertura rispetto alle edizioni precedenti.

Foto di Alessandro Sozzi

Come tutti i festival che si rispettano ci saranno delle ardue scelte da fare e dei clash impossibili che faranno correre le persone tra i quattro palchi previsti. Ma non preoccupatevi, le distanze non saranno impercorribili a meno di tappe ristoratici presso i bar o colpi di fulmine improvvisi che vi faranno dimenticare tutto.
Per tutti i dettagli potete fare riferimento alla pagina dell’evento, ma se avete ancora qualche dubbio o siete solamente curiosi di esplorare le proposte musicali di quest’anno, di seguito trovate qualche spunto interessante. Gli orari di fine dei concerti sono indicativi.

VENERDÌ 27 | 16:30 – 4:30

Tutti Fenomeni

TUTTI FENOMENI
Nome d’arte Giorgio Quarzo, classe ’96, e un esordio prodotto da Niccolò Contessa de I Cani.  Nei suoi testi fluidi c’è un po’ di tutto, la musica classica, la filosofia, i dissing generazionali, il citazionismo. Tutto impacchettato da un sound moderno e irriverente.

MARTA TENEGLIA
Voce profonda, beat morbidi e testi taglienti, Baronciani la vuole per il suo spettacolo, Bertallot la ospita nella sua trasmissione, che stia per diventare la musicista dal momento? 

POST NEBBIA
Giovane band padovana psych-pop, avvolgenti, lo-fi e pieni di riverberi. Con il loro suono un po’ psichedelico e un po’ sgangherato, sono riusciti con soli due dischi a toccare le note giuste e attirare l’interesse attorno a loro. 

DERIANSKY
L’artista che ha messo Parma sulla mappa è pronto a portare sul palco la sua ultima ultima fatica qonati, che sembra il risultato di una seduta psichiatrica all’interno di un’industria siderurgica, Tascam in mano. mano sx in alto e armatura addosso, preparatevi a pogare.

GENERIC ANIMAL
Il suo ultimo disco spazia agilmente tra indie rock, it-pop e lo-fi, con qualche sfumatura soul buttata qua e là. L’eclettismo del percorso musicale di Luca Galizia lo rende un animale, poco generico, ma abbastanza unico e sorprendente

VENERUS
Timbro limpido, voce gentile, ritmiche imprevedibili mischiate al pop d’autore in una mescolanza di stili e ispirazioni che trova difficilmente un’etichetta a cui appartenere. Un’esperienza multisensoriale piena di good vibes.

GIORGIO POI
Synth pop d’autore, cosmopolita, strutturato e sostenuto da una scrittura matura e sofisticata. Un cantautore d’eccezione capace di raccontare sentimenti universali attraverso una prospettiva intima e personale.

SABATO  28 | 16:30 – 3:30

Elasi

LA RAPPRESENTANTE DI LISTA
Dai piccoli club al palco dell’Ariston, passando per  la consacrazione mainstream con “Ciao Ciao”. Il duo composto da Veronica e Dario, portano sul palco tematiche e riflessioni importanti attraverso il loro elettro pop gustoso e divertente.

MEG
Grande ritorno per la cantautrice e produttrice napoletana.  Per tanti è stata la voce di una generazione insieme ai 99 Posse, ma il suo percorso solista è altrettanto frizzante, variegato ricco di ispirazioni elettroniche. 

HÅN
Una voce dolce e delicata che si adagia su melodie pop accompagnate da una elettronica minimalista e sofisticata. Atmosfere sognanti e un po’ malinconiche che rapiscono subito al primo ascolto.

CLAUDYM
Claudia Maccechini, nuova voce emergente del pop underground italiano, da molti è considerata un talento da tenere sott’occhio per la sua freschezza musicale e la sua scrittura scoppiettante e poliedrica.

ELASI
Energica, positiva e corporea. La cantautrice alessandrina porta con il suo elettro pop una ventata di buon umore colorato, carico di ritmi travolgenti dai quali lasciarsi avvolgere, travolgere e conquistare.

DOMENICA 29 | 16:30 – 03:00

I Nu Genea, che hanno curato la programmazione del main stage per la giornata di chiusura

DUMBO GETS MADS
Sonorità psichedeliche e rock suonato con grande maestria. I live della band sono un concentrato di energia in salsa lo-fi, un momento di vera evasione sonora all’interno di una line up focalizzata sul pop.

L’IMPERATRICE
A touch of French pop. Il sound retrò della band parigina, contaminata ispirazioni soul, funk e disco, condito da un sottofondo dalle forti tinte jazzy, è pronto a contagiare il pubblico italiano. 

MARCO CASTELLO
Il cantautorato di Marco è sbarazzino al punto giusto, ironico quanto basta, solare come la sua terra. Un suono che piace anche ai nostalgici degli anni zero, quelli ascoltavano Dente e Selton.

HER SKIN
Il folk è la sua comfort zone musicale in cui esprime al meglio le sue potenzialità di scrittura e composizione. Il suo stile compatto e omogeneo, colpisce fin dal primo ascolto per essenzialità e capacità di emozionare.

LEATHERETTE
Rock contemporaneo che ricalca lo stile dei Black Country New Road. La matrice musicale sembrerebbe punk, ma viene strutturata e organizzata con gusto per l’ordine di stampo jazzistico, tanto da sembrare un interessante caos ordinato.

Poster ufficiale della sedicesima edizione