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Decalogo per giorni arancioni

Dritte in serie per non morire di noia, a Venezia, nei giorni che ci attendono con il lockdown prolungato.

Geschrieben von Fulvio J. Solinas il 15 Januar 2021
Aggiornato il 16 Januar 2021

Foto di Riccardo Marchiori

Il Veneto è finito in zona arancione dalla fine delle festività e sembra destinato a rimanerci ancora per un po‘. Zero vi assiste. Partiamo dalle poche certezze che ci offre la sezione faq del governo, giusto per orientarsi: i bar e i ristoranti sono aperti solo per l’asporto e le consegne a domicilio, sempre e comunque entro il limite delle ore 22 (entro le 18 per i bar). Non si può uscire dal proprio comune di residenza (se non per comprovati motivi, i soliti: lavoro, salute, necessità), ci si può muovere liberamente al suo interno solo tra le 5 e le 22. C’è qualche deroga per le località con meno di 5000 mila abitanti. Tutto chiaro. Piccola premessa doverosa: fino a prima di Natale eravamo gialli camomilla e avevamo semplicemente anticipato l’happy hour alle 16 anziché alle 18, perché siamo finiti così? Il contagio ha galoppato, le terapie intensive e gli altri reparti ospedalieri dedicati ai malati di covid hanno iniziato a intasarsi (il Veneto ha superato alcuni dei parametri previsti dal ministero, i famosi 21 parametri che decidono di che colore siamo). I musei sono chiusi, i teatri sono chiusi, i concerti sono chiusi, le disco sono chiusi, le gallerie sono chiusi, i corsi dell’università sono chiusi, il lucchetto del mio cuore, anche quello è: chiusi. Che tristezza. Proviamo a reagire con qualche dritta. Un decalogo lagunare che non è proprio un decalogo, perché non sappiamo ancora quante cose mettere nella lista.

LA CROCIERA
– una crociera in vaporetto. Linea 1 per i neofiti, 22 fermate da Piazzale Roma al Lido passando per il Canal Grande e attraversando alcuni dei luoghi più iconici della città: San Stae, Ca’ d’Oro, Rialto, Ca’ Rezzonico, Accademia, Giglio, San Marco, Arsenale, Giardini, Sant’Elena. Vi proponiamo tre alternative for real people, really tough: la 13 e la 12 vi consentono da Fondamenta Nuove di esplorare il magico mondo delle Isole apprezzando le barene della laguna nord fino a Treporti. L’impatto dell’escavazione del canale Malamocco-Marghera nella laguna centrale ha praticamente cancellato questi tipici scenari. Tornando al centro storico, il 6 vi farà apprezzare ampie vedute sul Canale della Giudecca. I mezzi pubblici sono una vera risorsa per Venezia: sedili davanti, se tira vento copritevi bene. Per approfondire poi potete sempre consultare questa mappetta in stile London.

Dal sito actv.avmspa.it/it

 

LA FRITTELLA
– dicono che la migliore cura per la depressione sia la cioccolata. Ne sa qualcosa Michele Apicella, cioè Nanni Moretti, il nevrotico protagonista di “Bianca” che finisce per strafogarsi di nutella (che poi è crema di nocciole, vabbè…). A Venezia possiamo declinare i nostri sfoghi alimentari sullo storico street food della Serenissima: le fritelle. Questo è il periodo giusto. Più ne mangiate, più ne provate (rigorosamente da asporto), più potrete dilettarvi con i vostri amici social ad eleggere la migliore frittella del mondo, e scoprire la vostra vocazione nascosta di gourmet della fritttela. Noi ci proviamo, ma ogni volta finiamo per papparcele tutte indistintamente.

Frittella con sfondo Santa Margherita – foto di Elio de Limone

LA STAMPA
– Incisioni e stampe. C’è sempre una prima volta. Aldo Manuzio vi dice qualcosa? È il nome di uno dei primi editori del mondo moderno, visse a Venezia la seconda metà del ‘400 e il 1515. In continuità con la grande tradizione tipografica lagunare, non potete non conoscere l’associazione Doppio Fondo, che ha dato vita ad un laboratorio di Stampa d’arte indipendente, nel sestiere di Santa Croce. Su facebook scrivono così: “nel nostro laboratorio c’è un torchio che vi aspetta! Siete interessati ad incidere, stampare e lavorare nel nostro laboratorio? contattateci: doppiofondofondo@gmail.com”. E noi spargiamo volentieri la voce. Dai loro magici marchingegni abbiamo visto sempre uscire cose belle.

Il torchio

LA GUIDA
– Riscoprire le visioni di Carlo Scarpa attraverso la nostra super guida geolocalizzata che vi porta a spasso per Venezia.

L’ingresso della sede centrale Iuav

 

L’ARTE
– Occhio a Peggy! I musei stanno chiusi, questo è vero. Ma non mancano le iniziative collaterali, per esempio il museo Peggy Guggenheim propone dal 25 gennaio un corso online dal titolo “L’arte è Vita” in bilico tra arte, letteratura, moda, filosofia e cinema. Ad anticipare questa attività c’è il terzo episodio di Superamenti, pratiche artistiche per un nuovo presente. L’artista Svedese vi invita ad “Esplorare la distanza”.

IL VINO
– Sfruttare il nuovo wineshop di Vinovero. Siamo in zona arancione e quindi, se non l’avete già fatto, esplorate gli orange (il pinot grigio di Stekar, il Sialis di Franco Terpin, la Rebula di Klinec), oppure i vini maturati in anfora, oppure le tante e raffinate proposte d’oltralpe. Con un paio di bottiglie giuste vi siete fatti la serata e la mattina siete come nuovi.

I COCKTAIL
– più cheap, ma sempre a tema: gustatevi l’immortale Campari orange o provate questo cocktail semplice semplice. E poi tutti gli altri della nostra sezione dedicata. Operazione che molto probabilmente vi costringerà anche ad innescare una ricerca degli ingredienti più particolari e qualche capatina al supermarket.

Nastro Azzurro Lo Spritz - ricetta
Nastro Azzurro Spritz, ebbene sì.

LO SPORT
– imparare la voga alla veneta. Attività fisica, individuale, sempre consentita.

Remiera Pellestrina, regata su mascarete, agosto 2020

L’ASCOLTO
– recuperare i fantastici podcast di prossimità realizzati durante tutto il 2020 da Ocean Space attraverso il progetto Nowtilus, curato da Alice Ongaro Sartori ed Enrico Bettinello, guarderete la città e il suo arcipelago di isole, barene e palafitte, con occhi diversi. Sono disponibili su tante piattaforme a partire da qui.

IL TEATRO
– „Due esseri umani o due robot in uno stato di trascendenza emotiva si muovono insieme al ritmo infinito dei loro cuori inarrestabili“. Fino a venerdì 22 gennaio è gratuita la visione in streaming di „O“, spettacolo di danza ispirato alla prima interazione tra due robot umanoidi avvenuta nel 2017 a Hong Kong, a questo link (password: toniolo).

LA NATURA
– Anadare in bacino orseolo a vedere il maxi banco di cefali che si è piazzato lì. Oppure guardare quello che succede sotto acqua in diretta dalla webcam dell’Istituto di scienze marine del Cnr.

to be continued…