Il parco progettato da Petra Blaisse, con i suoi cerchi di alberi e i suoi ciuffi di graminacee, è troppo costoso per essere gestito dall’ente pubblico, per due ragioni fondamentali: il tipo di vegetazione e la scelta di lasciarlo aperto giorno e notte, senza cancelli. Il Comune ha quindi firmato una convenzione con la Fondazione Catella, sponsorizzata dalla Coima dello stesso Catella, che comprende manutenzione e sicurezza, ma anche un intenso programma culturale, affidato alla cura di Francesca Colombo, di formazione ingegnere gestionale, con un passato alla Scala, al Maggio Musicale Fiorentino e al Festival MiTo.
Il programma di 150 eventi nei prossimi mesi autunnali, tutti gratuiti e aperti al pubblico su prenotazione, esordisce con un concerto della Filarmonica della Scala diretto dal giovanissimo Alessandro Bonato, dal titolo Back to the city: L’ouverture del Barbiere di Siviglia, e poi brani da La Traviata, L’italiana in Algeri, le note più funebri della Cavalleria Rusticana (per ricordare a tutti la minaccia degli sconvolgimenti climatici, dichiara Bonato) e infine la sinfonia n.4 di Mendelssohn, l‘Italiana. Ci sarà posto per 2600 persone sedute sull’erba, secondo il desiderio di informalità, di una fruizione dello spazio pubblico „alla nordica“, che Francesca Colombo vorrebbe diffondere attraverso le diverse attività del parco.
Mischiando eventi culturali e laboratori per bambini, attività fisica (dagli energici allenamenti organizzati con la Nike – tutte le sere dalle 7 alle 8.30 durante la settimana e le mattine del weekend alle 9.30 – alla ginnastica per anziani, per mamme con bambini piccoli, per persone con cani), passeggiate botaniche e workshop letterari, street art e lezioni sulle piante della star Stefano Mancuso con Fritjof Capra (La botanica di Leonardo: per una nuova scienza tra arte e natura 28.09 h.11-12:30).
Il 21 settembre arriva persino Club To Club, con un nuovo appuntamento della serie Italian New Wave: quattro set site-specific con con 72-HOUR POST FIGHT, Chevel, Silvia Kastel e Palm Wine. Dalle 7 alle 11 per 1000 persone.
E insomma, un’animazione per ora rigorosamente gratuita e, assicura Francesca Colombo, non invadente: la stessa conformazione frammentaria del parco non consente un’occupazione totale dell’area, ma solo di piccoli pezzi, e quindi non dovrebbe confliggere con il desiderio di spazio aperto e libero degli abitanti che affollano il parco tutti i giorni. C’è da sperare che gli sponsor, già numerosi e probabilmente destinati ad aumentare, non avanzino richieste di feste private e uso esclusivo di questo parco che, ricordiamolo, è e resta puro spazio pubblico, in quanto onere di urbanizzazione dell’enorme area di Porta Nuova.