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Sónar, da 30 anni IL Festival di musica, creatività e tecnologia

Il 15, 16 e 17 giugno c’è solo un posto al mondo in cui essere: Barcellona

Geschrieben von Zagor il 6 April 2023
Aggiornato il 9 April 2023

Dixon chiude il SónarPub 2019

 

30 edizioni in cui è successo di tutto. Da Jeff Mills nel 1996, che al Sónar By Night, forse per l’eccessiva potenza del suo set, causa un black-out energetico al Poble Espanyol, al primo SonarKids nel 2009, in cui il festival di domenica pomeriggio al Macba aveva previsto live, dj set e workshop anche per bambini, passando per Aphex Twin che nel 2003 chiude il suo live con “Aserejé (The Ketchup Song)” delle Las Ketchup. Da un’ancora acerba Rosalia, che però nel 2018 incuriosì tutti e che chiese di suonare nella stessa sala dove, l’anno precedente, era rimasta stregata assistendo allo show di Arca, a diverse performance del compositore contemporaneo più stimato, ovvero Karlheinz Stockhausen, nel 2000 e nel 2004, passando per il debutto della prima discoteca progettata da James Murphy degli LCD Soundsystem e dai 2Manydj’s, che suonarono all day long per tre giorni di fila, nel 2014.

 

Con tutta questa musica, che con il passare degli anni diventava sempre più accessibile e popolare, il Sónar si è ingrandito e ha richiamato sempre più pubblico. Il festival è passato da ”occupare”, per la parte diurna, il museo e il centro per l’arte contemporanea nel centro città, e l’attuale Padiglione dello Sport di Mar Bella, per la parte notturna, a invadere due fiere gigantesche.Non solo, tutta quella fiera di musica per dj e producer dedicata alla presentazione delle loro etichette, attrezzature musicali e di promozione di software, si è evoluta nel Sónar+D: ovvero un meeting per tutte quelle figure legate alla tecnologia, alla creatività e all’intrattenimento (che siano videomaker, designer, ingegneri del suono, makers, analisti, sociologi della notte, start-upper del suono o pseudo-scienziati di ogni tipo) che si scambiano pareri, consigli e si informano sugli ultimi sviluppi tecnologici.

Solo in quel momento capirai ancora un volta che la cosa migliore che potevi fare è essere al Sónar anche quest’anno.

Per questa sua storia e per lo sguardo sempre verso il futuro, oggi siamo ancora più convinti che il 15, il 16 e il 17 giugno l’unico posto al mondo dove ha senso essere è il Sónar di Barcellona.

Essere al Sónar significa vivere lo stato dell’arte transdisciplinare della musica contemporanea, sia dal lato pop, con i generi più consolidati, che nelle sue contaminazioni più ricercate con suoni di paesi e terre lontane.
La line up di quest’anno è come sempre stellare e si spazia dalla follia di Aphex Twin all’house della superstar Peggy Gou, passando per la neo-trance di Lorenzo Senni, fino all’hip-hop di classe di Little Simz e alla techno di Richie Hawtin, passando anche per le sperimentazioni visive e sonore di Oneohtrix Point Never e i suoni giocosi e latini di Dinamarca. Qui di seguito la suddivisione per giorni.

 

Non fermatevi però alla musica, addentratevi anche al Sónar+D e godetevi la performance di Daito Manabe, già collaboratore di Björk, Ryuichi Sakamoto, Arca, Squarepusher, che presenterà il suo nuovo show audio-video esperienziale. E non perdetevi l’hybrid live nato da una residenza in Kenya dei Jokoo Collective e nemmeno l’incontro con Kate Darling, ricercatrice e scienziata del MIT che conduce esperimenti per esplorare il modo in cui sperimentiamo le interazioni tra uomo e tecnologia, concentrandosi sulla connessione emotiva che formiamo con le macchine.

È un attimo così che ti sorprenderai, ballerai, magari ti innamorerai, perderai il senso del tempo e arriverà il sorgere del sole. Solo in quel momento capirai ancora un volta che la cosa migliore che potevi fare è essere al Sónar anche quest’anno.