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Martina Capettini

Abbiamo fatto due chiacchiere con una delle bikers di Gorillas che ci ha parlato del suo lavoro, delle sue passioni e del rapporto con la città

Geschrieben von Emanuele Zagor Treppiedi il 1 Juni 2021
Aggiornato il 2 Juni 2021

La soddisfazione del cliente è l’obiettivo di tutti i servizi di delivery, ma Gorillas per arrivare a questo goal punta tutto sul valorizzare i bikers. Se il personale è soddisfatto del lavoro il risultato sarà sicuramente migliore, la spesa ti verrà consegnata con il sorriso e la pedalata non sarà poi così faticosa. I bikers sono spesso i protagonisti della promozione di Gorillas, la nuova app di delivery che ti consegna la spesa in 10 minuti. Anche noi a Zero da sempre puntiamo tutto sulle persone che in città, con coraggio, organizzano e si inventano cose. Così per Gorillas abbiamo deciso di intervistare Martina, una loro bikers. Appassionata di sport e di viaggi ci ha parlato di se e del suo spirito guida nella giungla urbana.

 

Martina di te sappiamo poco, a parte che lavori per Gorillas. Ma dicci di più: chi sei, cosa fai, perché sei qui?

Mi chiamo Martina Capettini, ho 20 anni e sono di Milano. Ho frequentato il liceo linguistico Pierpaolo Pasolini conseguendo la maturità l’anno scorso. Finito il liceo, date le mie idee ancora un po’ confuse, ho preferito prendere un anno sabbatico al posto di iniziare un percorso universitario che non mi avrebbe soddisfatto appieno. A ottobre inizierò la facoltà di Economia con indirizzo Marketing, comunicazione aziendale e mercati globali.

Qualcos’altro di me: mi ritengo una ragazza semplice, dinamica, estroversa, determinata, curiosa e ambiziosa. Una delle mie più grandi passioni è lo sport. Da piccola ho iniziato con la ginnastica artistica e poi nuoto per diversi anni che mi ha permesso successivamente di conseguire il brevetto come assistente bagnante e lavorare in piscina d’estate a tempo pieno e part time durante gli anni di liceo. Attualmente pratico pole dance, snowboard e wakeboard. Amo la natura, gli animali, passare il tempo in compagnia di amici e non vedo l’ora di tornare a viaggiare!

Sono qui perché volevo fare una nuova esperienza lavorativa e Gorillas me ne ha dato la possibilità. Sono entrata a far parte dello staff di questa grande famiglia da pochi giorni e ho avuto modo di conoscere, oltre ai miei colleghi biker, anche i restanti collaboratori delle società.

Quando non lavori cosa fai? Cosa ti appassiona?

Quando non lavoro mi dedico allo sport, alle passeggiate con il mio cane, ai miei amici, alle uscite fuori porta in compagnia appena si presenta l’occasione, alla lettura, alla cucina (mi piace cucinare, ma soprattutto mangiare) e a qualche serie televisiva. Presto gran parte del tempo dedicato a queste attività verrà sostituito ahimè da studio, lezioni ed esami.

Quali sono i luoghi di Milano che alimentano le tue passioni?

Sono spesso fuori e cerco di giovare dei vari luoghi e iniziative che una città come Milano mette a disposizione ad esempio parchi, cinema, mostre, concerti, pub, locali ed eventi sportivi. Vivo nella zona di Lambrate, ma frequento spesso il centro, zona Brera e qualche luogo appena fuori Milano come l’Idroscalo che mi permette ogni tanto di evadere dal caos e frenesia della metropoli.

In realtà un’altra cosa che sappiamo di te è che hai lavorato anche per il quartiere Ortica, raccontaci di cosa ti sei occupata.

Ho fatto parte del progetto Orme nel quartiere Ortica, partito nell’anno 2017, durante gli ultimi tre anni di liceo. L’obiettivo consisteva nel trasformare il quartiere in un museo a cielo aperto che raccontasse, attraverso dei murales dipinti sui muri di alcune case del quartiere e della nostra scuola, la storia del Novecento italiano da diversi punti di vista. Ogni muro è dedicato a un tema specifico. Un esempio è il murales che io stessa ho dipinto assieme agli artisti di Orticanoodles e ai miei compagni che raffigura le donne del Novecento che si sono schierate in prima persona per l’emancipazione femminile e lo sviluppo della cultura italiana. Ne cito qualcuna: Alda Merini, Liliana Segre, Camilla Cederna….

Oltre alla parte pratica di pittura dei murales, ho ricoperto altri ruoli. Inizialmente un lavoro di studio e ricerca della biografia dei personaggi, in seguito la traduzione in lingua inglese e tedesca dei volantini pubblicitari e infine l’accoglienza al pubblico in qualità di „guida turistica”. É stato gratificante ed entusiasmante vedere la gente del quartiere, e non solo, apprezzare tutto il nostro lavoro.

Come hai incontrato Gorillas e com’ è organizzato il tuo lavoro?

Ho conosciuto Gorillas attraverso il contatto che ho ricevuto da “Centro Donna Lavoro”. Il mio lavoro si sviluppa attualmente su cinque giorni lavorativi settimanali per un totale di 40 ore avendo come contratto un full-time. Il mio orario di lavoro è dalle ore 8.00 alle ore 17.00 con un’ora di pausa. Per arrivare un quarto d’ora/dieci minuti prima dell’orario di inizio, mi sveglio la mattina alle 6.00, prendo il mio caschetto e la divisa fornita dall’azienda e mi dirigo a prendere la metropolitana per recarmi in sede. Appena arrivo, io e i miei colleghi ci occupiamo di sistemare le biciclette: controlliamo che le batterie siano cariche e le ruote gonfie. A turno iniziamo le consegne: ad ogni ordine esce un Biker, mentre gli altri lo assistono con la sistemazione della borsa e la preparazione della bicicletta. Una volta portato a termine, si torna allo store per essere pronti per il turno successivo.

Qual è secondo te il più grande vantaggio di usare Gorillas?

Dal punto di vista della clientela, il vantaggio di usare Gorillas è quello di ricevere a casa una spesa in soli 10 minuti. Credo che sia un sistema valido, facile ed efficiente che permetta alla gente di risparmiare tempo senza perdersi tra code alle casse e attese infinite. In una città con ritmi accelerati come Milano, ottimizzare i tempi credo sia una delle cose più importanti! Per i dipendenti invece uno degli aspetti più vantaggiosi è sicuramente la possibilità di crescita all’interno di un team che è parte di un’azienda solida e ben organizzata.

La bici ha sempre fatto parte del tuo vivere in città? Sei una ciclista?

Non sono una ciclista in senso stretto, ma utilizzo spesso la bicicletta come mezzo di trasporto, anche nel mio tempo libero. Mi sono appassionata alla bicicletta molto di più recentemente e, dopo aver provato per la prima volta le bici elettriche di Gorillas, sto pensando di comprarne una elettrica personale.

Com’è il rapporto con i tuoi colleghi?

Il rapporto con i colleghi è molto buono, sia con i bikers che con gli altri collaboratori. Mi sono sembrati fin da subito socievoli, affidabili, e aperti al dialogo. Ciò che l’azienda richiede principalmente è collaborazione e spirito di squadra tra tutti noi. Il ruolo di ognuno è indispensabile per portare a termine gli ordini al meglio!

Qual è il tuo spirito guida nella giungla urbana?

Mi ritengo una persona con spirito „camaleontico“. Sono convinta che nella giungla urbana la capacità di adattarsi alle varie situazioni sia una delle skills essenziali.