Batteria, sax, chitarra, basso, effetti vari ed eventuali. Partono piano, cercano di raccogliere i pezzi che trovano nel loro infinito spazio sonoro e infine iniziano a costruire la macchina con cui viaggeremo insieme a loro e dentro di noi. Il veicolo accelera in modo repentino, facendosi sempre più carico e inarrestabile: non contiamo le volte in cui il paesaggio è cambiato attorno, pur stando fermi a vedere e ascoltare la Squadra Omega. A fine concerto gli chiedi “Che pezzo era? Sta su un album?”. E loro candidi “Non so, era tutto improvvisato”. Giustissimo: la squadra definitiva non ha bisogno di schemi.
Written by Garbatella Gioiosa