In poche parole: “ROMAMOR” è un’ouverture affettuosa dedicata alla Capitale, per ripercorrere le tappe essenziali di una carriera esemplare. Il titolo è presto spiegato: per Anne e Patrick Poirier Roma fu galeotta. Fu infatti qui – durante una residenza all’Accademia di Francia – che cinquanta anni fa i due strinsero un sodalizio artistico, destinato con ogni evidenza a durare a lungo.
“ROMAMOR” dicevamo, e del resto come dar loro torto: per due artisti che hanno fatto del trascorrere del tempo, delle tracce e cicatrici del suo passaggio la propria fonte creativa primaria, Roma costituisce un serbatoio inesauribile cui attingere. Le rovine – e la loro potenza – sono in effetti un banchetto che fa gola a molti e i romani (nativi o acquisiti che siano) lo sanno bene. Tra un sampietrino e una capoccetta che spunta a ogni scavo della metro C, è quasi impossibile disfarsi dell’ingombrante presenza della Storia, in tutto il suo decadente splendore. Godiamocela dunque questa storia, per una volta nella sua componente più viva e immanente.
Written by Enrica Murru