Andrea Benedetti è un uomo fortunato. Ha visto nella musica elettronica e in particolare nella techno e nell’electro una passione, un verbo, forse una religione da seguire, suonare e divulgare. Così da metà anni 80: la folgorazione sulla via di Detroit avvenne nell’85 con “No UFO’S” di Model 500, la sua missione è quella di raccontare l’universalità di quella musica nuova in cui l’uomo, per la prima volta, si univa alle macchine elettroniche.
Il suo prezioso lavoro si esprime con la musica, grazie a dj set e a produzioni musicali (c’è anche lui dietro il famoso pezzo “The Sound of Rome”), e con le parole: è forse tra i primi italiani a intervistare, nel 1993, Mike Banks di Underground Resistance per Tunnel, una fanzine che in realtà era un’approfondimento sul futuro, sulla tecnologia e sui rave. Tra dj set e progetti come Final Frontier, con l’amico Marco Passarani, che distribuiva in Italia dalla Kompakt alla Rephlex, passando per la UR, Andrea nel 2007 ha scritto anche uno dei più importanti libri sulla techno, “Mondo Techno”.
Oggi Andrea non è ancora stanco di capire e interpretare le diverse forme che ha preso quella musica così strana e ossessiva, colonna sonora di un mondo nuovo e distopico. Da rivoluzione socio-musicale a fenomeno di intrattenumento puro, passando per diventare una disciplina da storicizzare che finisce nei musei o su cui artisti contemporanei dedicano documentari e opere d’arte: tutto questo è ancora tema di studio per Andrea, che è fortunato perché ha vissuto e sta vivendo questi cambiamenti. La nostra fortuna sarà sentire più di vent’anni di storia elettronica in musica nel dj set che proporrà oggi pomeriggio a Buka.
Written by Zagor