In un mondo in cui Vatican Shadow fa uscire brani dal titolo “Yemeni Telephone Number” o “Al Qaeda Possess Nuclear Capacity”, non mi stupisco che uno svedese dedito all’elettronica scura e mantrica, pur se dall’aspetto inconfondibilmente nordico, decida di farsi chiamare Abdulla Rashim. Lui è artefice di una techno felpatissima, ambient vibrante, minimal salafita, per un live che innalzerà verso il paradiso i puri di cuore, e farà sprofondare negli inferi i peccatori superbi e ignoranti. Forse la cosa più normale di oggi sarà ballare della gran techno potente a Masada di sabato pomeriggio.
Written by Tony Davéro