Mai come stavolta un’h potrebbe salvarvi (o rovinarvi) la serata. Da una parte Shlømo, manzo francese dall’andamento techno, dall’altra Shlohmo, producer di Los Angeles dall’animo spezzato (in tutti i sensi) e dal sapore low-fi. Se siete fan del martellatore transalpino non recatevi al Lanificio stasera, se invece avete ancora nella vostra playlist Spotify “Dark Red”, album del 2015 che ha garantito al beat maker californiano un posto tra quelli che contano, posizionatevi in prima fila perché è lui che troverete, oltretutto in versione live.
Shlohmo ha battuto un colpo quest’anno con un nuovo disco, “The End”, che ha confermato tutti i suoi punti cardine: amore per i suoni abrasivi e ruvidi, sangue malinconico e sognante nelle vene, varietà ritmica e anche una certa passione per le chitarre, imbracciate dal Nostro anche nelle foto di promozione dell’album – indossando delle parrucche giallo fluo e fucsia (!?!), ma questa è un’altra storia-.
Written by Tony Davèro