Certe volte basta guardare la copertina di un disco per innamorarsene: così è stato ad esempio per “Minds of Our Own”, il primo EP dei Levitation Room, con la sua grafica flower-power à la 13th Floor Elevators. Dall’impianto estetico dei losangelini è facilissimo risalire al loro genere: psichedelia, appunto, con il marchio Burger Records a garanzia.
Se volessi accostare un nome ai Levitation Room, sceglierei gli Allah-Las: entrambi con origini californiane e legati a un immaginario Sixties evocativo, sviaggione e con quella giusta dose di “scazzo” che rilassa il cervello. A differenza dei conterranei, però, i Levitation Room mantengono ancora un approccio lo-fi, con qualche svarione esotico come nell’ultimo singolo “Warmth of the Sun”. Non so voi, ma io ascolterei brani così a ripetizione, e poco importa se l’originalità latita un po’: lasciatevi ammaliare.
Written by Livio Ghilardi