Ad could not be loaded.

Tue 15.10 2019

Black Flag & Total Chaos

Where

Estragon
Via Stalingrado 83, 40127 Bologna

When

Tuesday 15 October 2019
H 20:30

How much

€ 28

Foto di Rob Wallace

0:00
0:00
  • Slip It In

    Black Flag

  • My War

    Black Flag

  • Nervous Breakdown

    Black Flag

Courtesy of Spotify™

Più che una reunion, la versione aggro del chiosco Passaparola. Ho la netta sensazione che in tanti finiremo a partecipare ad una sessione di karaoke, appositamente per vedere quello che rimane della formazione originale dei Black Flag. E per “quello-che-rimane” parlo proprio di una persona sola, Gregg Ginn, unico detentore del logo più tatuato al mondo, presente sulle braccia e sulle coppe di tantissima gente, quasi più dei draghi, dei tribali o dei cazzo di elfi molto in voga tra gli zarri autentici. Se la loro musica fosse stata recepita diversamente e ammirata quanto quelle quattro barre nere, forse vivremmo in un mondo diverso. Forse ci saremmo evitati tante t-shirt con storpiature assolutamente non spiritose del simbolo in questione.
E, forse, non avremmo parteggiato in questi ultimi anni per una delle due “tifoserie” quando, anni fa, Ginn stesso citò in giudizio i membri dei Flag, contraltare dei “nuovi” Black Flag fortemente voluto dal duro e puro Keith Morris (secondo fondatore della band californiana) e da Dez Cadena, Bill Stevenson (batterista dei Descendents) e Chuck Dukowski. Tralasciando i risvolti patetici delle lotte legali per i diritti sul marchio, amenità che più di una volta hanno minato la insospettabile e ferrea credibilità di alcune band HC (ehmmm, Dead Kennedys, cof cof, bleaurghh), bisogna sempre tenere a mente che Gregg Ginn fondò la band nel lontano ‘76 e, solo due anni dopo, la SST, etichetta che ha regalato al mondo Husker Du, Saccharine Trust, Minutemen, St.Vitus, Meat Puppets e Dinosaur Jr.
Apriranno i Total Chaos, storica band street punk tutta slogan berciati, chiodi pittati e colla di pesce per issare creste anacronistiche.
Non empatizzate con il pànc stilizzato sulla copertina di “What the…”, ultima “fatica” della band californiana orfana di Henry Rollins, venite a pogare e basta.

Written by Mohammed Esposito Legnani