Non avete mai assistito a una performance dei due pelatoni? Esercizi contrappuntistici di impensabile abilità, esecuzioni di sequenze coordinate di gesti e suoni la cui perfezione, associata alla postura (seduta), all’aspetto e all’espressione della coppia di artisti produce un effetto comico irresistibile.
Jonathan Burrows e Matteo Fargion sono venuti spesso sulle nostre scene, anche a Uovo Festival, portando una cosa rarissima: arte che critica l’arte, le possibilità stesse dell’arte di potere esprimere critica, costruire pensiero, persino produrre significato. All’estremo opposto dell’atteggiamento opportunistico oggi egemone, degli pseudo artisti che cavalcano qualsiasi “tema caldo” con cinismo proporzionato alla superficialità, Burrows e Fargion elaborano forme di virtuosismo estremo per mostrare i limiti.
Written by Lucia Tozzi