Pure se sono nati in un angolo di Torpigna (e non in un sontuoso studio di registrazione), pure se alle spalle di riffacci e ritornelli formidabilmente orecchiabili c’è una vita di ascolti bizzarri tra punk, glam e beat, pure se a pubblicarli è un’etichetta-culto inglese di cui forse non avete mai sentito parlare (la mitica Damaged Goods) e pure se li vedrete suonare in un club fumoso “di borgata”, quello dei ZAC è il miglior disco POP che ascolterete in Italia quest’anno. E, pure se tutt’intorno cercano di convincerci del contrario, il POP è una cosa molto seria. Lo sanno bene Lorenzo Moretti, già chitarra e voce dei Giuda e prima ancora degli indimenticabili Taxi, e Tiziano Tarli, autore di numerosi libri di musica e tra i fondatori di Sweepers e Gli Illuminati, che allo standard eterno e al suono irresistibile del pop totale di Phil Spector – e quindi di pilastri della popular music americana come Brill Building e Motown – hanno aggiunto i ritmi del rhythm and blues ma soprattutto la parolina magica “power”.
Il risultato, l’esordio omonimo in uscità a metà novembre e presentato in anteprima stasera al 30Formiche, è una mina di pregiatissimo rock’n’roll da cantare a perdifiato sottopalco, dentro la doccia, planando su highway reali o immaginarie, accompagnati dai temi universali di sempre: l’amore finito, quello a distanza e quello fantasticato, l’amicizia, la musica, la noia e i fallimenti. Una linea tra chitarre, hammond e pianoforte, che unisce il Wall of Sound dei girl group dei Sessanta con il punk e il proto punk di New York, da Johnny Thunders al camaleonte Joe Jackson, passando per i Dictators e quel genio (in)discusso di Stiv Bators – con quel capolavoro troppo poco spesso citato che era “Disconnected” – e pescando pure da certa psichedelia californiana. Formazione a quattro con Pablo Tarli (figlio di Tiziano) alla batteria ed Emanuele Sterbini (già con Sterbus e Gli Illuminati) al basso, preparazione atletica per reggere i ritmi del live consigliata. Ché il power pop, si sa, ti mette le ali.
Written by Chiara Colli