Il magazine TOILETPAPER – aka il duo Cattelan-Ferrari – incontra Martin Parr e, come quegli amici un po’ sopra le righe, ci danno appuntamento sul punto più alto di Roma, invitati da due borsisti di Villa Medici: Alice Grégoire e Clément Périssé. Il contesto è eccezionale: nel labirintico giardino dell’Accademia di Francia quaranta scatti esposti dialogano e si provocano, in un coloratissimo gioco di botta e risposta.

Costruzione vs reportage: due modi diversi di raccontare la realtà attraverso la fotografia, che non ha bisogno di essere tradotta. Non ci sono confini né pareti quando si parla di cultura, e infatti, tra capitelli, sassi e cespugli, non c’è spazio per il white cube, la natura abbraccia le opere e gli cresce intorno, le immagini si fondono col travertino e i pavoni si aggirano indisturbati. L’allestimento, curato da Cookies, esalta lo scambio epistolare tra Parr e Cattelan e ci conquista. A fine percorso se siamo stanchi possiamo addirittura sederci sulle opere (stampate su delle sdraio), e rilassarci all’ombra degli aranci. Il messaggio è sorridere e lasciarsi sorprendere un po’. Quale miglior modo per ripartire?