Seconda giornata di “Una Striscia di Terra Feconda”, il festival franco – italiano di jazz e musiche improvvisate diretto da Paolo Damiani e Armand Meignan, che giunge quest’anno alla sua venticinquesima edizione, tornando nella più intima cornice del Teatro Studio Borgna dopo l’esilio forzato degli ultimi due anni nel parco della Casa del Jazz. La formula 2022 prevede un doppio spettacolo, uno pomeridiano alle 18:00 e uno serale, a coprire due fine settimana di settembre.

Il primo concerto di oggi è affidato ad un duo inedito, l’incontro fra la nostra regina del contrabbasso, Federica Michisanti, e il violino incantato di Dominique Pifarely. Federica, presenza ormai immancabile nelle ultime edizioni del festival, ha collaborato di recente con numi tutelari del jazz come Franco D’Andrea, Dave Douglas e Louis Sclavis. Da poco la abbiamo vista alla Casa del Jazz con il suo gruppo storico Trioness, progetto aperto, che vedeva al suo fianco Simone Maggio, inseparabile compagno di avventura, al pianoforte, e il musicista svizzero Nicolas Masson, al sax tenore. Dominique Pifarely, eccelso violinista e compositore, spesso nelle formazioni di Sclavis e Marc Ducret, ha suonato più volte a Roma in trio con Daniele Roccato e Michele Rabbia e, nell’edizione 2015 del Festival, in duo con Vincent Courtois.

La serata ci offrirà poi un doppio concerto. In apertura, come da tradizione del Festival, i vincitori del Premio SIAE di quest’anno, assegnato in collaborazione con il mensile Musica Jazz ai primi due classificati nella categoria Top Jazz nuovi talenti. Vedremo quindi il violino di Anais Drago e la batteria di Francesca Remigi dialogare con Bruno Chevillon, autentico maestro del contrabbasso, in un concerto fra jazz ed improvvisazione. In chiusura il trio di Daniel Humair, storico batterista che avevamo già visto, in quell’occasione in quartetto, abbinato alla presentazione del Premio SIAE 2018. Con lui Vincent Le Quang al sax e Stephane Kerecki al contrabbasso.