Dopo il debutto del 2021, le luci del Teatro Argentina illuminano ancora una volta l’”Amleto” di Giorgio Barberio Corsetti, ambientato in un’Elsinore grigia, densa di misteri e desideri nascosti. Lo spettacolo si serve di un’imponente macchina scenica per far rivivere la città danese: un’impalcatura di legno e metallo a più piani, macchina teatrale costantemente in movimento, fatta di riquadri e spazi che si trasformano in tableaux vivants e nei quali, per dirla come il principe di Danimarca, “essere pronti è tutto”.
Fra giardini fioriti, palestre, piani inclinati e letti che appaiono e scompaiono, vagano i protagonisti del dramma, personaggi senza tempo, rincorrendo le loro passioni e le loro urgenze. La storia di Amleto non smette mai di parlarci della complessità dell’essere umano, con le sue fragilità e le sue impulsività. Per il protagonista, così come per lo spettatore, il teatro diventa la chiave con cui aprire i meandri dell’anima e scatenare i propri fantasmi. Il principe Amleto, interpretato da un intenso Fausto Cabra, si rivolge direttamente al pubblico nei suoi monologhi tormentati, condividendo le sue angosce e i suoi dubbi con chi avrà la mente e soprattutto il cuore per ascoltarlo.
Written by Emilia Agnesa