Nel 2014 sette ragazze bosniache tra i 13 e i 15 anni rientrarono incinte da una gita scolastica a Sarajevo. Il fatto scatenò la rabbia dei genitori e dell’opinione pubblica. Da questa insolita notizia di cronaca prende spunto la drammaturgia di Tanja Sljivar che, con la regia di Paola Rota, torna a Roma con “Come tutte le ragazze libere” al Teatro India. In scena, le sette ragazze riportano la loro versione dei fatti, ora con scene corali, ora con monologhi, condividendo segreti e riflettendo sulla condizione della donna, sul paradosso della maternità, sulla complessità dei desideri dell’adolescenza.
Le giovani si raccontano in un linguaggio che mescola allo slang informale le riflessioni di un mondo adulto che si domanda: dove inizia e dove finisce la libertà fisica e sessuale delle donne? In uno spettacolo scevro da giudizi morali, ma interessato all’indagine e al racconto del sé, emerge prepotente la gabbia patriarcale in cui le protagoniste sono cresciute. Il ruolo degli uomini “complici” del fatto, nella vera vicenda come nel testo, non viene considerato, lasciando la colpa e la responsabilità di ogni intento e azione alle ragazze. Una commedia che
non vuole scandagliare il “come” e il “perché” del fatto, ma che intende mostrarci il tentativo di fuga e la piccola rivoluzione di un gruppo di sognatrici.
Written by Emilia Agnesa