Ed eccoci arrivati all’annuale appuntamento con il passaggio live in Italia dei Telescopes. Perché tornare a sentirli? Facile. Perché nessuno, forse neanche Kevin Shields, ha continuato a divulgare con fede e costanza il credo del dio rumore come Stephen Lawrie. Perchè ogni live dei Telescopes è una catarsi collettiva a base di feedback e paranoia. Perché i Telescopes sono legati intrinsecamente all’etichetta indipendente inglese più geniale di sempre.
Perché pure nei lavori in studio, Lawrie non è mai sceso a compromessi in favore di una melodia più canticchiabile o di un suono più pulito. Perché tra gli ultimi album ci sono piccoli capolavori, a partire dal titolo, come “Exploding Head Syndrome”. Perché sono passati quasi 35 anni dal primo, indimenticabile album (“Taste”), ma a Lawrie delle celebrazioni non gliene può fregare di meno. E mi raccomando: indossate le vostre scarpe preferite, ché le fisserete tutta la sera.
Written by Mary Anne