Deadbeat fa parte di quella schiera di producer canadesi che hanno giovato del loro “isolamento”, permettendogli di spingere più sulla qualità, la ricerca e la sperimentazione che non sui suoni del momento. Leggi The Mole, Akufen, Mathew Jonson etc. Ciò che rende Deadbeat, al secolo Scott Monteith, singolare e diverso rispetto ai suoi connazionali è la ricetta segreta con cui miscela dub, techno e lampi minimal, sfornando produzioni e live che sono allo stesso tempo carichi di ritmo e morbidi all’orecchio.
E così, ogni suo album che metti va liscio, che si tratti delle prime uscite su Wagon Repair o delle ultime per la sua BLKRTZ.
La sua ultima apparizione romana si perde nella notte dei tempi, motivo in più per presenziare al ritorno in scena di Strati, che per l’occasione bissa la qualità schierando in consolle anche Nuel.
Written by Hattori Hanzo