Chi siano i sette poeti ai quali fa riferimento il nome del trio non lo sappiamo, chi invece conosciamo bene è Tomas Fujiwara. Non solo perchè alla Casa del Jazz lo abbiamo già incontrato anni fa con i Thumbscrew, il trio che lo vede insieme a Mary Halvorson e Michael
Formanek, ma soprattutto perchè il batterista di Brooklyn è attivo in una infinità di progetti in cui ha affiancato musicisti del calibro di Anthony Braxton, John Zorn, Mary Halvorson, Matana Roberts, Taylor Ho Bynum e Nicole Mitchell, mentre come band leader lo ricordiamo alla guida di Tomas Fujiwara & The Hook Up, The Tomas Fujiwara Trio e Triple Double.

Il trio di stasera, con un disco uscito nel 2019 per la francese Rogue Art, è nato durante una residenza di Fujiwara dell’anno precedente allo Stone di New York: violoncello, vibrafono e batteria che si muovono tra jazz ed improvvisazione su composizioni di Fujiwara scritte appositamente per questa formazione che lo vede accanto a Patricia Brennan e Tomeka Reid.

Collaboratrice di lunga data del pianista Vijay Iyer, Patricia Brennan, vibrafonista di origini messicane, suona nel John Hollenbeck Large Ensemble, nell’Ensemble Kolossus guidato da Michael Formanek e nei Phalanx Ambassadors di Matt Mitchell. Tomeka Reid, ormai stella affermata del firmamento jazz, la ricordiamo ospite dei nostri Luz sia su disco che dal vivo, negli Hear in Now, con Silvia Bolognesi e Mazz Swift, e componente di formazioni condotte da Anthony Braxton e Roscoe Mitchell. Nel 2015 ha debuttato il quartetto a suo nome, con Mary Halvorson, Jason Roebke e lo stesso Tomas Fujiwara. Sul palco della Casa del Jazz tornerà nuovamente fra dieci giorni con l’Artifacts Trio, insieme a Nicole Mitchell e Mike Reed.