D’estate un Puglia ci sono tanti eventi e festival, ma quello che dal 2017 si è conquistato sempre più visibilità è Polifonic. Dalla prima edizione il festival è cresciuto molto, ha avuto le sue critiche (legate a un’edizione non propriamente ben riuscita), ma l’intenzione dei fondatori nel voler rendere questo festival sempre di più un appuntamento de inserire sulla mappa internazionali dell’intrattenimento musicale non si è mai arrestata.
La visibilità di Polifonic non è quella di un festival che aspira ad avere in line up grandi nomi di dj superstar, ma è quella di un festival che vuole puntare sulla qualità che la scena elettronica propone, tra giovani validi e intramontabili classici numeri uno (e guardando le line up dei diversi anni precedenti è evidente). Un festival attento ai movimenti underground e ai nomi che attirano le masse, quelle però legate al clubbing e non all’occasionalità dell’evento perché fa figo andare ai festival e postarlo sui social.
Polifonic è sempre stato un festival da intenditori che sanno godersi l’alba tra cassa dritta e fumogeni e relax al mare.
Polifonic è anche un festival attivo tutto l’anno, non solo in Italia, grazie a una serie di eventi che si tengono ad Amsterdam, a Berlino, a Lisbona, a New York, a Parigi, a Madrid e in passato anche a Londra. Senza dimenticare le edizioni milanesi del festival, sfortunate per il meteo, ma sempre di alta qualità artistica.
Considerate poi che siete in una delle zone più belle della Puglia, in un periodo ancora non esageratamente affollato, dove potrete godere di acqua cristallina e spiagge e calette incantate. Polifonic è sempre stato un festival da intenditori che sanno godersi l’alba tra cassa dritta e fumogeni e relax al mare.
Nel suo evolversi si è anche ampliato sia per gli stage nella main location, che da qualche anno è la Masseria Capece, una masseria ristrutturata a Cisternino circondata da ulivi secolari e natura incontaminata con cortili in pietra dove sono alleatiti i quattro stage (Mainstage, Sunrise Stage, Magma Stage, Stone Stage), sia per le location: quest’anno, per il mercoledì sera, si aggiunge anche Cala Masciola. Situata nel Golfo di Fasano, questa piccola cala rocciosa si distingue per la sua naturalezza incontaminata e l’intima prossimità al mare, offrendo un contesto scenografico unico nel suo genere. Lontana dalle consuete logiche del palco tradizionale, Cala Masciola propone un formato immersivo dove la musica incontra lo spazio in modo diretto e organico. Le performance si svolgono a pochi metri dall’acqua, in una dimensione sospesa tra luce naturale, suono e materia viva. A queste aggiungete Cala Maka, ormai meta per chiunque voglia ballare in Valle d’Itria, e Le Palme, spazioso ed elegante beach club.
La line up con la timetable la trovate qui di seguito ma quello che non dovete assolutamente perdervi sono: il b2b tra Daniele Baledelli e Jolly Mare, le due ore e mezza di Laurent Garnier e poi l’imbarazzo della scelta nel chiudere il venerdì con Adiel, Quest, Nicola Mazzetti o Marco Shuttle, Ryan Elliot e infine la domenica con Octo Octa.
Polifonic è la certezza di un festival ormai consolidato che comunica bene (seguite il profilo IG per tutti gli aggiornamenti) e che vi fa vivere un’esperienza completa e soddisfacente, considerando anche un full pass ticket di 5 giorni a soli 130€ (altri biglietti qui).
Se anche quest’anno avete fatto altre scelte, potete rimediare la prossima estate.
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Written by SN