Amy Gadiaga è una bassista, cantante e compositrice franco-londinese che si sta facendo sentire nella scena jazz britannica. Dopo essersi formata al Trinity Laban Conservatoire of Music and Dance di Londra, ha vinto un premio della Royal Philharmonic Society ed è stata nominata Jazz Newcomer of the Year ai Parliamentary Jazz Awards 2023.
Il contrabbasso, suo strumento, è il più grave della famiglia degli archi ed è quello che dà al jazz quel suono profondo e pulsante che si sente sotto tutto il resto e che si pizzica con le dita (chi fa jass è tendenzialmente stravagante, non a caso solitamente negli altri generi lo stesso strumento è suonato con un archetto di legno… un po’ come se abbandonassimo le posate e tornassimo a mangiare con le mani). Nel suo EP All Black Everything (2024), mescola swing, funk e neo-soul, muovendosi tra jazz tradizionale, neo-soul e funk. Il risultato? Un suono che sta tra la tradizione di Betty Carter e Wayne Shorter e la freschezza di una generazione che ha ascoltato D’Angelo (troppo presto ci hai lasciato) e Stevie Wonder.
Con le presentazioni abbiamo finito, ci vediamo il 7 novembre alle 21 al Volvo Studio con il terzetto: Amy Gadiaga al basso e voce, Luke Bacchus al piano e Simon Lamb alla batteria.
Written by Emma Bartolini