La foto promozionale ce la mostra con una tutina da fare invidia alla Uma Thurman di Kill Bill e non possiamo che augurarci di vederla presentarsi così al pubblico del Metro Core, che di sabato è in genere abituato ad improvvisatori dal look ben più sobrio.
Lei è Alessandra D’Alessandro, batterista formatasi al Conservatorio di Amsterdam che, dopo il primo progetto a suo nome, quell’Outlines in cui era affiancata da Igor Legari e Andrea Saffirio, siamo ormai abituati ad associare a Descansate Niño, il progetto a firma di Giacomo Ancillotto nel quale divide la sezione ritmica con il basso elettrico di Marco Zenini. Senza dimenticare che negli ultimi due anni l’abbiamo vista insieme a Luca Venitucci e Daniele Martini in uno degli appuntamenti di Altera al Fanfulla, al Parco del Torrione nel Broken Trio di Dario Miranda con Simone Alessandrini e, sempre al Metro Core, con il Grupo Orelhas di Renato Ferreira, insieme a Luca Venitucci, Gabriele Pagliano e Giulia Cianca, e nell’insolito duo con Manlio Maresca dal curioso nome “The Sweet Sound of the Ambulance”.
Stasera si presenta con il suo nuovo quartetto che, non ancora battezzato come Xenia, aveva esordito nella rassegna Horti Magici di Piazza Vittorio. Accanto a lei Federico Pascucci al sax tenore e clarinetto, Marco Zenini al basso elettrico e Andrea Biondi al vibrafono.
Written by Carlo Cimmino