Uno dei migliori meme di sempre visti nell’internet riguarda l’atteggiamento duplice che hanno gli italiani nei confronti delle cose della vita: docili e teneroni come un dinosauro pasticcione quando si tratta di fronteggiare argomenti seri e rilevanti – la mafia, l’evasione, il razzismo, disoccupazione fate voi -, incazzati e sanguinari come il tirannosauro di “Jurassic Park” quando invece si parla di questioni decisamente più leggere, dal calcio al cibo. Mai verità fu più grande, nel bene e nel male.
Ad esempio, provate a portare qualcuno nato alle pendici del Vesuvio a mangiare una pizza al di fuori dei confini campani e a convincerlo che sia altrettanto buona. Oppure, provate qualcuno nato all’interno del Grande Raccordo Anulare a prendere un trancio di pizza al taglio al di fuori dei confini cittadini e a convincerlo che sia comparabile con quella capitolina, specialmente se, con dimostrazione di grande sprezzo e volgarità, il trancio ha una forma e un pezzo prestabiliti, togliendo all’acquirente la soddisfazione sia di regolarne la dimensione in base al proprio appetito tramite i comandi universali «un pppo’ de pppiù» / «un pppo’ de meno», sia di pagare conti con decimali no sense, tipo € 4,85. Tutto questo senza considerare che tra le opposte fazioni pizza tonda vs pizza al taglio si può venir alle mani qualora una cerchi di prevalere dialetticamente sull’altra.
Insomma, qui si parla di culto e sacralità: non si scherza affatto. Questa è la selezione delle migliori realtà di Roma secondo Zero, tra vecchia guardia (Roscioli, I Gemelli, il Forno de Campo de’ Fiori), mostri sacri (Bonci, Mirko Rizzo, Angeli e Simonetta, Sestilio Ippolit) e i fornari di nuova generazione (Luca Belliscioni di Sesamo o Francesco Arnesano di Lievito). Prendetevi il tempo necessario per andarli a trovare tutti e pazienza se il vostro girovita ne risentirà.
E se pure dopo il tour nel vostro cuor ancora non avrà prevalso la teglia, beh, scatenatevi allora con le tonda, sempre seguendo i consigli della nostra guida ad hoc, ovviamente.
