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La Galleria Borghese apre al pubblico i Giardini Segreti

Appuntamento sabato 27 e domenica 28 giugno per le giornate del FAI

Written by La Redazione il 23 June 2020
Aggiornato il 30 June 2020

“I Giardini Segreti di Villa Borghese risalgono al Seicento e il nucleo originale fu realizzato a inizio secolo su commissione del Cardinale Scipione. Nella Roma dell’epoca i giardini di alto rango includevano al loro interno uno o più giardini di fiori, spazi recintati non molto estesi vicini agli edifici principali, specializzati nei fiori, in particolare bulbacee, e nelle piante esotiche. Discendenti del giardino medievale dal punto di vista spaziale, evolvono i contenuti dell’orto botanico cinquecentesco sostituendo il carattere didattico con quello ornamentale e di esibizione sociale. Le numerose piante da fiore erano andate infatti aumentando nel corso della seconda metà del Cinquecento trasformando il Seicento nel cosiddetto secolo dei fiori. Lo spazio all’interno del giardino di fiori seicentesco era suddiviso in compartimenti delimitati da un ciglio secondo un disegno geometrico ornamentale. Pur con numerose alterazioni nel corso dei secoli, sono rimasti quasi invariati nelle dimensioni, posizione e funzione spaziale all’interno del Parco.

Il Giardino dell’Uccelliera è situato sul lato di ponente tra il Museo e il Casino dell’Uccelliera e costituisce un esempio di giardino di fiori di primo Seicento suddiviso in piccoli compartimenti detti “aiette” o “cassette” – per favorire l’osservazione ravvicinata – delimitati da “pianelle” di terracotta, che contengono anemoni – il fiore più importante all’epoca nell’area romana -, piantagioni di bulbose esotiche come narcisi, giacinti, crochi, ornitogali e, in misura minore, tulipani rappresentati dalle prime specie conosciute allora in Europa.

Proseguendo si raggiunge il Giardino della Meridiana, che è delimitato all’estremità occidentale dall’omonimo Casino e racchiuso da un muro a esedra. Divenne famoso per la presenza di un “teatro di fiori” costituito da una doppia struttura a scalini per l’esposizione dei vasi di fiori esotici, che potevano essere osservati dal sentiero centrale. La fioritura pare fosse coperta da tendoni per ombreggiare piante e persone proprio come negli antichi teatri. L’elemento centrale di questo giardino è il disegno della stella, una rosa dei venti, che si associa idealmente alla meridiana dipinta sulla facciata del casino dell’Uccelliera secondo la moda degli orologi solari collocati nella seconda metà del Seicento in chiese e ville, oltre che giardini. L’impianto ornamentale evidenzia il gusto orticolo della metà del Seicento: bulbose da fiore con tulipani, giacinti orientali, ranuncoli asiatici, oltre agli anemoni; erbacee perenni e annuali, piante erbacee e succulente di origine sud africana; i fiori rosso vivo della Lobelia cardinalis introdotta all’epoca e diventata la pianta simbolo del Cardinale Barberini”.

Per la partecipazione alla visita: prenotazione obbligatoria sul sito giornatefai.it, tra il 23 giugno dalle ore 12:00 al 26 giugno alle ore 15:00, fino ad esaurimento posti. Contestualmente alla prenotazione il visitatore dovrà versare il contributo (3€ per gli iscritti al FAI e 5€ per i non iscritti) previsto per la raccolta fondi dedicata alle attività del FAI di recupero, manutenzione beni in tutta Italia, promozione e cura del territorio.

Ingresso dal cancello dei Giardini sul lato di Piazzale Scipione Borghese.