Tutte le foto sono di Vieri Pandolfini @wusketti
Ho un feticcio per le liste. Dato che non ho una memoria enciclopedica, stilarle mi aiuta a tenere insieme le cose, tant’è che le note del mio iPhone ne sono stracolme: dischi preferiti, film visti, ristoranti da provare e così via. Almeno se qualcuno mi fa una domanda ho la risposta pronta. Ho anche un feticcio per Milano e i suoi luoghi. Mi affascina che in una città così ricca e stratificata i suoi locals possano avere gusti, tradizioni e frequentazioni così diverse.
Quindi ho deciso di stilare un compendio della mia Milano, in modo assolutamente e sfacciatamente soggettivo, con tutti i posti a me più cari e significativi. Ma ho voluto fare anche uno step ulteriore: scoprire quali tra questi si fossero ritrovati ad abbassare la saracinesca a causa del lockdown. Così ho preso bici e compatta e in una sola, delirante, giornata ho girato Milano in lungo e in largo, quartiere dopo quartiere, per documentare tutto. E questo è quello che ho visto.
Di seguito la lista in ordine alfabetico dei posti:
• Anteo
• Antica gelateria Sartori
• Apollo
• Bar Basso
• Bar Diamante
• Bar Doria
• Beltrade
• Birrificio Lambrate
• Chiringuito Risorgimento
• Fred
• Frida
• Frizzi e lazzi
• Ghe Pensi MI
• Il brutto anatroccolo
• Il chiosco di Mimì
• Il chiosco di Valeria e Brunella AKA Le Luride
• KTV
• La Cantinetta
• [lù-po]
• Man’s Ruin Tattoo Club
• Monkey Cocktail Bar
• Moscow Mule
• Odeon – The space cinema
• Pavè Birra
• Plinius
• Primordial Pain Tattoo
• Psycho
• Circolo Magnolia
• Rainbow Cafè
• Red Couch Tattoo Shop
• Rocket
• Santeria Paladini
• Satatttvision
• Sugar
• Sushiteca Omacasè
• Tipotà
• Trattoria bolognese da Mauro
• Trattoria da Abele Temperanza
• Tunnel
• Vinyl
• Volume – Dischi e libri
• Windrose
• Woodstock