Il cinema alla Fondazione Prada sta diventando un elemento sempre più dominante, con tre rassegne che si intrecciano nei diversi giorni della settimana: il venerdì Soggettiva, opere cinematografiche scelte da artisti, registi, intellettuali, il sabato Indagine, preziosissima perché proietta film di prima visione e non che non sono stati distribuiti in Italia, e Origine, film del passato ripescati per la loro importanza come classici o per la rilevanza rispetto a temi e storie contemporanee.
La Soggettiva che inaugura il 5 ottobre, tutta sulla Blackness, tema che oramai non solo spopola nelle università e sui media ma fa girare a mille il mercato, è curata da Theaster Gates, che ha appena trionfalmente inaugurato The Black Image Corporation all’Osservatorio in Galleria. La selezione di Gates include nove film cult, dai classici alla Blaxploitation agli ultimi titoli – Body and Soul (USA, 1925) di Oscar Micheaux; Carmen Jones (USA, 1954) di Otto Preminger; La parete di fango (The Defiant Ones – USA, 1958) di Stanley Kramer; Sweet Sweetback’s Baadasssss Song (USA, 1971) di Melvin Van Peebles; Killer of Sheep (USA, 1977) di Charles Burnett; Fa’ la cosa giusta (Do the Right Thing – USA, 1989) di Spike Lee; Daughters of the Dust (USA, 1991) di Julie Dash; I Am Not Your Negro (USA, 2016) di Raoul Peck e Moonlight (USA, 2016) di Barry Jenkins.
La cosa incredibile però è che sarà possibile vederseli tutti insieme, in un orgiastico binge-watching che neanche quando uscì House of Cards, nella grande maratona che comincia venerdì 21 settembre alle 10 del mattino e finisce alle 7 di mattina del sabato 22.
La maratona viene interrotta solo alle 18:00 di venerdì per una conversazione tra – nientemeno che – Okwui Enwezor, Theaster Gates, Spike Lee e Dee Rees.
Scritto da Lucia Tozzi