Gauguin è perfetto per una mostra “attrattiva” al Mudec: lo conoscono tutti, è tanto primitivista, i suoi quadri sono pieni di colori (sai com’è, vedeva le ombre viola) e donne nude. Speravamo di vedere tele rare e belle, in un ordine che rivelasse un pensiero oltre il marketing. In realtà ci sono due capolavori, Autoritratto con Cristo Giallo del Musèe d’Orsay di Parigi e Mahana no atua (Giorno di Dio) dell’Art Institute of Chicago. E poi una quantità di quadri del museo di Copenhagen associati a manufatti “primitivi” che li avrebbero ispirati. Colori pochi, prevale lo scuro sulle tele ma soprattutto nell’allestimento cupo.La mostra è prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 Ore in collaborazione con Ny Carlsberg Glyptotek, e curata da Line Clausen Pedersen e Flemming Friborg, curatrice del Dipartimento di Arte Francese e Direttore della Ny Carlsberg Glyptotek di Copenhagen.
Scritto da La Redazione