È stato uno dei successi di pubblico dell’edizione dell’anno scorso, e la destinazione che ha marchiato definitivamente NoLo fra i quartieri di periferia più cool di Milano – anche se c’è chi, tra i primi attivi culturalmente nel quartiere, quell’acronimo proprio non vuol sentirlo nominare! La formula è quasi perfetta: in spazi che l’abbandono ha trasformato in vere reliquie urbane, offerte al pubblico milanese divoratore di eventi, ecco una venue alternativa, romantica e sicuramente dannata – visto l’andazzo milanese – quanto durerà questa bellezza “improduttiva”?
Alcova funziona come un’”instituzione culturale itinerante” fantasma, un’apparizione che si impossessa temporaneamente di spazi inabitabili offrendo ospitalità disorganica a vari soggetti. Ma i curatori salveranno il mondo! Quest’anno c’è anche una nuova location: Alcova Sassetti, all’Isola. Dai panettoni al cashmire, una memoria produttiva da sola vale una visita in questi posti.
Tantissimo da vedere in queste ambientazioni spesso labirintiche, muovendosi tra una tettoia arrugginita e un muro scrostato, e le bellissime erbacce infestanti che qui sono perfette, a far da scenografia.
Da non perdere: il japanese kiosk di Nanban, progetto nato nel 2016 dall’incontro di tre soci, con un’installazione dal titolo Japanese Stories, un racconto del Giappone di oggi, un oggetto per volta, lontano dagli stereotipi. Per quest’anno la selezione di oggetti si è molto arricchita, in particolare di due nuovi piccoli progetti della serie East meets West. Il primo è frutto della collaborazione con l’artista Olimpia Zagnoli, un nuovo coloratissimo tenugui realizzato in Giappone secondo tecniche tradizionali, e l’altro esce dall’incontro del giapponese Tsukasa Goto col suo omologo Marco Guazzini, un prodotto a metà fra una scultura e l’oggetto funzionale per eccellenza, realizzato a Carrara. Andate a scoprire di cosa si tratta! Poi d’obbligo indugiare nel Caffè Populaire del duo italo-belga DWA, con studio a Milano: un bar temporaneo per celebrare una delle forme più antiche di socializzazione, il cibo, cullati dalla bellezza di materiali grezzi finemente lavorati, in collaborazione con l’azienda di lampade canadese Lambert&Fils.
Scritto da Gianmaria Sforza