Un duello faccia a faccia tra uomo e natura, un limite geografico, politico, naturale, una montagna da superare, da attraversare, passando nelle sue viscere. Stefano Beghi porta in teatro la storia di un giovane che, alla fine dell’800, prende parte ai lavori del traforo del Sempione, sognando un riscatto dalla povertà che incarna i paradossi di uno stato ancora in bilico tra società agricola e industriale, tra manualità e delirio ingegneristico, ponendosi al confine tra l’antico e il contemporaneo. Un western all’italiana, senza spaghetti e senza pistole, sognando una miniera d’oro.
Scritto da L.R.