“Al mio funerale non piangete. Ballate”, avrebbe tuonato qualcuno dall’alto quando arrivò la notizia che lo storico club Space Ibiza avrebbe chiuso i battenti per sempre. Per salutare quello che dal 1989 era il tempio dei ballerini dall’occhialata facile e la canotta arrogante, ci si diede appuntamento in un giorno di fine settembre dell’anno 2016. Qui ebbi il piacere per l’ultima volta di essere alla corte di Carl Cox. Il re nero sorrise, si piazzò in consolle e scaricò su 15 mila persone il suo verbo. Oggi a Milano si ripete questo rito. Niente lacrime, si saluta la stagione estiva del SMC – aspettando le novità invernali – con il peso massimo di quel groove che solo lui è capace di creare.
Mago dei tre piatti, messia house e techno, enciclopedia vivente di dischi che solo lui riesce a incastrare alla perfezione, Carletto sta al clubbing come il clubbing sta a Carletto. Gli basta alzare un dito per scatenare il boato, gli basta dire “Oh Yes! Oh Yes!” per fomentare la folla. Non un dj, un mostro sacro che avremo il piacere di ascoltare insieme a quel biondissimo canadese che è Richie Hawtin. In continua evoluzione, mai fermo sullo stesso punto, lo abbiamo apprezzato in qualsiasi salsa purché sia techno. Da Plastikman al suo nuovo progetto live Close, Richie salirà con Carl Cox sul palco per ricordarci come gli anni non passano per tutti allo stesso modo.
Quando si piazza una line up così, condita in apertura dalla quota italiana di Marco Faraone, si vuol dimostrare solo una cosa: di essere una realtà più che solida che non ha paura di nessuno.
After party qui
Scritto da Lady D.