Non è mai facile raccontare storie soprattutto quando non ci si palesano davanti agli occhi, specialmente quando sembrano far parte come di un altro mondo, non troppo lontano ma mai realmente condiviso, quello degli “altri”. Forse la cosa migliore nel descrivere quelle storie consiste nell’osservare la realtà cosi com’è, riportando la sua intrinseca verità. Da questo pretesto sabato 30 maggio (avrebbe dovuto essere il 7 marzo scorso) inaugura a Venezia “Shipwreck Crime” mostra personale del fotografo Italo Rondinella che da anni risiede in Turchia e che racconta con i suoi scatti la trama di quelle persone che hanno tentato di attraversare quell’ormai celebre tratto di mare che separa la costa turca dall’isola Greca di Lesbo, nella speranza di raggiungere il territorio europeo.
44 fotografie di 44 oggetti personali appartenuti a queste persone, incorniciati cosi come sono naufragati a riva, vittime di destini in un certo senso analoghi a quelli dei loro vecchi proprietari. Si compone così un commovente racconto sull’identità personale in epoca di migrazioni: abiti,scarpe, biberon, salvagenti, relitti. Le foto di Rondinella ci restituiscono l’immagine tagliente di questa realtà invisibile, lasciandoci immaginare a chi potevano appartenere e quali fossero le loro condizioni, le loro speranze, i loro bisogni. La mostra, in collaborazione con la Reale Società Canottieri Bucintoro e appoggiata dall’Alto Commissariato dell Nazioni Unite per i Rifugiati durerà da 30 maggio al 19 luglio con ingresso gratuito.
In occasione dell’ultima settimana di apertura è in programma un doppio evento di finissage.
Mercoledì 15 luglio alle ore 18, presso la Sala Tommaseo dell’Ateneo Veneto (Campo San Fantin 1897, Venezia), la Prof.ssa Caterina Carpinato, Vice Presidente dell’Ateneo, dialogherà con l’autore Italo Rondinella sulle tematiche del progetto in mostra. Verranno proiettati due video reportage, realizzati da Rondinella per la TV Pubblica Svizzera: “La laguna di Venezia ai tempi del Covid19” e “Venezia riparte”. Parteciperà al dibattito, su questi temi, l’architetto Leo Schubert, Console Onorario di Svizzera a Venezia.
Per questo evento – data la limitata disponibilità di posti a sedere, anche in ragione delle prescritte regole di distanziamento – sarà necessario prenotare scrivendo una mail a info@ateneoveneto.org.
Giovedì 16 luglio alle ore 19, nel magazzino 5 dei Magazzini del Sale (Dorsoduro 262, Venezia, sede della mostra), Italo Rondinella intervisterà Mohammad Hosseini, sul viaggio che dall’Afganistan, attraverso Iran, Turchia, Grecia e molte altre tappe lo ha portato a Venezia a lavorare come imprenditore di successo nel settore della ristorazione. Introdurrà l’intervista Francesco Casellati, Presidente della Reale Società Canottieri Bucintoro 1882.
Dove: Magazzini del Sale/ magazzino 5, Dorsoduro 262, Venezia
Orari: da martedi a sabato h 10-18, domenica h 10-13, chiuso il lunedi.
Date: 30 maggio – 19 luglio 2020
Visite guidate con l’artista su prenotazione telefonando al numero +39 328 2026139
Informazioni Reale Società Canottieri Bucintoro 1882, tel. +39 041 5205630
Scritto da Valeria Segna