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dom 08.11 2020

Damo Suzuki's Network

Dove

Monk
Via Giuseppe Mirri 35, 00159 Roma

Quando

domenica 08 novembre 2020
H 21:30

Quanto

€ 15/12 + d.p.

Inverno 2005, sud est dell’Inghilterra, ATP Festival. I Mars Volta celebrano il loro amore per il krautrock schierando un tris d’assi per altrettanti concerti: se il set di Holger Czukay fu cancellato all’ultimo, quello di Michael Rother mi aprì la mente e, a mandarmi infine in galassie lontane, fu il delirante combo composto da Jelly Planet, Omar Rodriguez-Lopez, Makoto Kawabata e Kenji “Damo” Suzuki. O “Damo-Suzuki-dei-CAN”, come ho sentito dire da chiunque negli anni per rimarcare la sua militanza nella storica formazione teutonica, in realtà limitata a quattro anni coincidenti tuttavia con il periodo dei loro dischi più celebrati: “Tago Mago”, “Ege Bamyasi”, “Future Days”.

Unico superstite di quella formazione, assieme a Irmin Schmidt, a 70 anni appena compiuti Damo Suzuki si è messo già da tempo alle spalle un periodo costellato da problemi di salute, tornando a esibirsi perfino ancora convalescente. Un bisogno fisiologico per uno che fa concerti senza sosta da 20 anni, un tour “never ending” – come il titolo del documentario dedicatogli poco tempo fa da due fan italiani – marchiato dalla filosofia «create time and space at the moment», con tappe ovunque nel mondo insieme ad artisti locali, totale improvvisazione, sperimentazione e su tutto la sua voce da “non-cantante”: nervosa, declamatoria, in lingue indecifrabili e di altri mondi.

Per il ritorno in Italia, sarà accompagnato dal fidato Xabier Iriondo (Afterhours), da Corrado Nuccini (Giardini di Mirò), Enrico Molteni (Tre Allegri Ragazzi Morti), Karim Qqru (Zen Circus) e da alcuni ospiti a sorpresa. Potete ascoltarvi “Tutti i colori del silenzio” (Wallace Records, 2006) e “Sette modi per salvare Roma” (Goodfellas, 2012) per avere un assaggio di esibizioni da queste parti. Poi scordatevele e lasciatevi spedire in orbita.

Scritto da Pierdomenico Apruzzese