ATTENZIONE! Il Dancity è confermato, ma, a seguito delle ultime disposizioni governative, è stata annullata la serata del 31 e i seguenti artisti purtroppo non parteciperanno al festival: Giesse, Marco Chirico, Talvin Singh, Jeff Mills & Jean-Phi Dary, Call Super, India Jordan, Coco Francavilla, Katatonic Silentio.
In coda all’articolo (pubblicato qualche giorno prima che il provvedimento fosse preso) trovate la line up completa e confermata della tre giorni, dal 28 al 30 dicembre, e i nuovi prezzi d’ingresso.
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Forse è possibile riassumere l’importanza dell’edizione 2021 del Dancity partendo dallo spazio-tempo che gravita tra due degli artisti ospiti: Call Super e India Jordan. Il primo è stato uno dei nomi di punta di quell’incredibile magma elettronico che è fuoriuscito dai club inglesi nella seconda decade dei Duemila, la seconda rappresenta la next gen che sta spingendo i bpm ancora più in alto, andando oltre i generi musicali – nei sui set c’è tutto: jungle, techno, house, footwork, trance, acid – e sta trasformando il dancefloor in un territorio libero e inclusivo. Nel mezzo c’è stata la pandemia – a dirla tutta c’è ancora, ma forse un po’ meno – e tutto quello che il Covid ci ha costretto a mettere da parte: concerti, clubbing, festival.
Ritrovare il Dancity, vuol dire ritrovare quindi un filo – il proprio filo – per ricucire assieme il tempo passato, il tempo futuro e un presente ancora un po’ frastornato. Questa nuovo appuntamento invernale però non sarà solo un ritorno al ballo, dimensione che sarà preponderante soprattutto la notte del 31, quando a India Jordan e Call Super si affiancherà anche Lorenzo Senni. Sarà anche un ritorno alla ricerca, alla sperimentazione e a quella bellissima utopia che in Italia vede la provincia e i suoi festival come punte d’avanguardia rispetto ai grandi centri urbani.
Parecchi i progetti da ascoltare in maniera immersiva e profonda (Cabaret du Ciel, Caterina Barbieri, Coco Francavilla, Grand River) e quelli sperimentali (Valentina Magaletti, Sara Persico, Katatonic Silentio), parecchie anche le presenze dall’estero, che di questi tempi fanno sempre la differenza: oltre ai già citati inglesi ci saranno anche Talvin Singh, Jeff Mills in versione jazzy-house accompagnato da Jean-Phi Dary nel progetto “The Paradox”, i modulari di Étienne Jaumet (metà del duo Zombie Zombie) assieme al piano di Fabrizio “La Machina” Rat, e Vladimir Ivkovic, dj capace di set ai limiti della mistica. Infine, quella scheggia rap-industrial impazzita che risponde al nome di Kinlaw & Franco Franco, poi Giesse e Demetrio Cecchitelli.
La location principale sarà il sempre eccezionale Auditorium San Domenico, che nell’attività diurne sarà affiancato da Palazzo Candiotti, dove sarà concentrata la nuova sezione dedicata alle media art, denominata Dancity M.A.S. (Media Art Section), con installazioni, mostre, talk e live set (Astral Larvae, Macchine Nostre, Marco Chirico).
Abbonamento € 50 + d.p.
Martedì 28 € 20 + d.p.
Mercoledì 29 € 20 + d.p.
Giovedì 30 € 20 + d.p.
PROGRAMMA
MARTEDÌ 28
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17:00 apertura Dancity M.A.S
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20:00 Sara Persico
21:30 Caterina Barbieri
22:30 Theory Of Colours
00:00 Astral Larvae
MERCOLEDÌ 29
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17:00 apertura Dancity M.A.S.
18:00 TALK: Shu Lea Cheang, conversazione con l’artista
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20:00 Macchine Nostre
21:15 Cabaret du Ciel
22:30 Fabrizio Rat & Etienne Jaumet
23:45 Lorenzo Senni
GIOVEDÌ 30
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17:00 apertura Dancity M.A.S.
18:00 TALK: Sound Studies Forum, presentazione del primo gruppo di studio interdisciplinare sui sound studies in Italia
19:00 performance Francis Sosta
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20:00 Demetrio Cecchitelli
21:00 Grand River
22:00 Valentina Magaletti
23:00 Kinlaw & Franco Franco
00:00 Vladimir Ivkovic
Scritto da Nicola Gerundino