I lavori del collettivo di New York CFGNY circolano intorno al concetto di “vagamente asiatico”, un modo generativo di guardare alla formazione sociale che incoraggia la complicazione e l’espansione, scegliendo di indagare questo concept come una matrice instabile con innumerevoli sacche di sfumature. Per questa collaborazione Felix Burrichter – editor di Pin Up magazine – cura un’installazione immersiva che riunisce diversi linguaggi materiali sviluppati nel corso della pratica del collettivo (fotografia, animali impagliati, cartone, ceramica e abiti) nello showroom di via Paullo. Nel basement di Marsèll Paradise (in via Privata Rezia) si può anche visitare in questo periodo l’opera dell’artista e compositore tedesco Carsten Nicolai (aka Alva Noto) che ha inaugurato durante l’artweek. Ah, per ricordarsi meglio CFGNY, il nome del collettivo che allestisce questa installazione da Marsèll, può far comodo sapere che l’acronomo può stare per Concept Foreign Garments New York, oppure per Cute Fucking Gay New York.
Scritto da Elisabetta Donati De Conti